lineare
lineare [agg. Der. del lat. linearis, da linea] [LSF] Inerente a una linea, in partic : (a) che è costituito o è schematizzabile da una linea (per lo più retta) o che si sviluppa prevalentemente [...] termine da preferire; (c) di fenomeno retto da una legge matematica (detta anch'essa dei quantificatori (per es., i connettivi della logica l. permettono di precisare l'ordine secondo cui vanno enunciate le ipotesi di un'implicazione e il numero ...
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classe
classe [Der. del lat. classis] [LSF] Ognuna delle divisioni in cui vengono raggruppati vari enti omogenei, in genere con opportune qualificazioni. ◆ [FAF] C., o anche c. logica, è in genere sinon. [...] con la c. di una qualunque proiezione piana della curva. ◆ [ALG] C. di una superficie: il numerodei piani tangenti alla superficie passanti per una retta generica. ◆ [ASF] C. spettrale: lo stesso che tipo spettrale di una stella: v. stella: V 622 ...
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Fisica
In ottica, punti c. in un dato sistema ottico, stigmatico, sono ogni coppia di punti, appartenenti uno allo spazio oggetti, l’altro allo spazio immagini, tali che tutti i raggi passanti per uno [...] altro punto; uno qualunque dei raggi raccolti dal sistema , di solito involutoria. Così, sopra una retta, c. armonico di un punto A rispetto due tangenti asintotiche in P alla superficie.
Numeri complessi c. si dicono due numeri z e z′ tali che z=a+ ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Gli strumenti scientifici
Jim Bennett
Gli strumenti scientifici
L'inizio del XVII sec. è stato senza dubbio un periodo particolarmente fecondo [...] strumento consentiva di risolvere numerosi problemi posti dall'uso della balestriglia. Uno dei principali consisteva nel fatto lo strumento occorreva aprire l'anello dell'ora ad angolo retto rispetto a quello del meridiano e regolare in base alla ...
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Materia e radiazione interstellare
JJan H. Oort e Stuart R. Pottasch
di Jan H. Oort e Stuart R. Pottasch
SOMMARIO: 1. Introduzione storica. □ 2. Metodi di osservazione del mezzo interstellare: a) la [...] velocità più alta di allontanamento da S si avrà nel punto D, dove la retta SP passa più vicino al centro. Conoscendo la velocità di rotazione in S, all'origine delle onde, l'integrazione numericadei moti in sistemi contenenti molte stelle ha ...
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L'Ottocento: fisica. Chimica e fisica nella prima meta del secolo
Ursula Klein
Chimica e fisica nella prima metà del secolo
Nella prima edizione dell'Encyclopaedia Britannica (1768-1771) alla voce Atom [...] fra le particelle dei differenti tipi di gas, allora le particelle di un qualsiasi gas A erano interposte in linea retta fra le particelle che la circostanza dipenda dal peso e dal numero delle particelle ultime dei diversi gas" (in Thackray 1970, p. ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] a Newton per proporgli un'ipotesi sul moto dei pianeti, a cui era giunto in collaborazione con i pianeti si sarebbero mossi in linea retta, secondo la legge di inerzia. Il nel 1672 era ancora quasi digiuno di numeri e formule, avesse in pochi anni ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] materia, affermando che i punti geometrici non sono componenti della retta e che, poiché la materia è divisa in atto all' del calcolo logico. Al posto dei 'veri caratteri' userà provvisoriamente numeri e lettere dell'alfabeto. La caratteristica ...
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DE MARTINO (Di Martino), Pietro
Pietro Nastasi
Fratello di Nicola Antonio, nacque a Faicchio (Benevento) il 31 maggio 1707 da Cesare e Agata Ferrari.
Compiuta la primissima istruzione nel seminario [...] numerose spiegazioni delle varie "sorti di principi" (definizioni, domande, assiomi). Così a proposito della def. IV ("La linea retta 1754, pp. 284, 295;M. Barbieri, Notizie istor. dei mattematici e filosofi del Regno di Napoli, Napoli 1778, pp. ...
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scala
scala [Lat. scala "dispositivo per salire", dal tema di scandere "salire"] [LSF] (a) Oltre che nel signif. concreto proprio, il termine è più spesso usato per indicare, figurat., una gradazione [...] tra numeri reali e punti sulla retta, associando i numeri 0 e 1 a due punti arbitrari della retta A e B, il generico numero rapporto 2:1; tali successioni sono state formate, nel corso dei tempi, con vari criteri, per cui, nella musica occidentale, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia di Dio è i.; i. silenzio (Leopardi)....