di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] generali sono i seguenti:
(a) Se il verbo ospite è all’indicativo o al congiuntivo, il clitico o il cumulo di -di è una funzione retta da un verbo o ? – Sì, ce l’ho (* sì, l’ho)
Infine, il clitico la ha trasparenza ridotta in verbi come farcela, ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] de coccio!; nun ce vedo; damme retta), si segnala la possibile apertura della / e morfologia va collocata l’apocope degli infiniti (frequentissima anche in contesti ‘italiani’, al ancora a carissimo amico «essere solo all’inizio di un’azione o di un ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] sto per partire»); la refrattarietà a essere retta da verbi modali (per es., *doveva ) che + verbo finito ed essere dietro a + infinito, che, per es., nell’italiano di Torino (➔ Torino Marcello (1981), Dal latino all’italiano moderno. Saggio di storia ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] essere anche costituita da a + infinito (frase scissa implicita):
(3) è è stata descritta come una «pseudorelativa» retta dall’elemento scisso (Cinque 1988).
attuata da una frase scissa porta necessariamente all’attivazione di un focus ristretto (18 ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] ] per mento;
(d) tendenza all’➔epentesi di una semivocale per effetto mano «incominciare», dare da mente «dare retta», dare dei nomi «insultare», fare stare + gerundio ed essere in cammino a + infinito, dal significato progressivo (ad es., quando sono ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...]
Si possono aggiungere i casi in cui la proposizione infinitiva è retta da un’espressione impersonale, come è impossibile (29), o passiva, 33) è strutturalmente simile all’esempio (32) e diverso dall’accusativo con l’infinito come sopra illustrato.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] fisica, della geometria, della matematica, sul tipo di «retta» (V, 1), «un grave» (XI, 3 all’ordine e all’unità del passato, destarono sconcerto e perfino disperazione; per un altro verso, l’assenza di confini e la magnificenza dell’universo infinito ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia di Dio è i.; i. silenzio (Leopardi)....
retta3
rètta3 s. f. [femm. sostantivato di retto2]. – In geometria, ente fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche, per il quale valgono alcune proprietà tipiche: per due punti distinti A e B (nel piano...