Diritto
Il contenuto e l’oggetto dell’obbligazione, ossia quanto un soggetto dà o fa in adempimento di un’obbligazione contratta. Affinché sorga il vincolo obbligatorio, la p. deve essere possibile, lecita, [...] o della causa derivi dalla violazione di norme che tutelano il prestatore, questi avrà in ogni caso diritto alla retribuzione (art. 2126, co. 2 c.c.). La giurisprudenza intervenuta nel tempo ha restrittivamente definito il concetto di oggetto o ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] .
In talune forme di prestazione d’opera, la p. agli utili e ai prodotti è una forma parziale o totale di retribuzione e il codice civile come tale la disciplina, disponendo che la p. agli utili spettante al prestatore di lavoro sia determinata in ...
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sanità L’organismo preposto a tutelare lo stato di salute di una collettività o di una particolare categoria di persone, l’insieme delle persone e degli uffici mediante i quali questo organismo esplica [...] medico (il quale può avere interesse ad aumentare la domanda di servizi sanitari in relazione alle modalità di retribuzione). L’assenza di perfetta informazione da parte del consumatore provoca una diminuzione dell’effettivo grado di concorrenza del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] cioè i costi, inclusa un’oculata remunerazione dell’attività imprenditoriale, secondo la nozione tomista del profitto come retribuzione dei professionisti del mercato) sia dal punto di vista morale (andando a vantaggio di tutti e non del ...
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In economia, la misura di ciò che deve essere impegnato per ottenere la disponibilità o la proprietà di un bene o la prestazione di un servizio.
C. di produzione
È semplicemente il c. di un bene, la spesa [...] l’insieme delle spese sostenute dall’impresa per utilizzare l’opera del lavoratore. È costituito da tre elementi principali: la retribuzione (la paga base, gli scatti di anzianità, la tredicesima e altre eventuali mensilità, le ferie pagate ecc.); i ...
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ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
Luciano Ronchi
Il termine "organizzazione" può avere diverse accezioni: può definire uno stato o un'azione. Secondo la prima accezione esso esprime il concetto di organismo, [...] speciali per utensili; lo studio dei tempi e la determinazione degli standard di lavoro; lo studio dei sistemi di retribuzione di tipo differenziale; lo sviluppo di un modello di struttura di tipo funzionale; lo sviluppo e l'applicazione di una ...
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Provvedimento amministrativo con il quale si conferiscono capacità, potestà o diritti. In materia commerciale, contratto con il quale un’azienda concede a un’altra il diritto di vendere i suoi prodotti [...] . Questi ultimi si possono in un certo senso considerare come concessionari della proprietà, e i loro sistemi di retribuzione devono essere tali da spingerli a linee d’azione conformi agli obiettivi strategici perseguiti dagli azionisti, sia nel ...
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REDDITI, Politica dei
Giovanni Caravale
(App. IV, III, p. 169)
Teoria macroeconomica, politica economica e politica dei redditi. - I recenti, accesi dibattiti nel campo della macroeconomia (la teoria, [...] a tre mesi) nel rinnovo del contratto è riconosciuto ai lavoratori, a partire dal quarto mese, un elemento provvisorio di retribuzione pari al 30% del tasso di inflazione programmata (applicato ai minimi contrattuali); una percentuale che passa al 50 ...
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UNIONI ECONOMICHE
Orlando D'ALAURO
. Le u. e. sono raggruppamenti regionali fra paesi i quali stabiliscono di regolare in modo uniforme i loro rapporti economici internazionali. Esse possono assumere [...] . Il solo preciso e importante impegno esistente è quello di applicare, entro la prima tappa, il principio della parità di retribuzione, a parità di lavoro, tra la mano d'opera maschile e femminile.
L'inserimento del settore agricolo nel "mercato ...
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DEMIGNOT
Vittorio Natale
Famiglia di arazzieri di origine francese operosi a Torino, oltre che a Roma e Firenze; il capostipite Charles, nato a Montgeroult presso Pontoise, presso Parigi, è documentato [...] la fattura di un arazzo raffigurante un Nano. Nello stesso febbraio 1743anche il fratello Giuseppe, che già lavorava senza retribuzione dal 1741, viene accettato come apprendista e lo stesso è ancora pagato come lavorante nel 1768. Un altro fratello ...
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retribuzione
retribuzióne s. f. [dal lat. tardo retributio -onis]. – 1. L’azione e il fatto di retribuire, di ricompensare, e il modo, la forma, la qualità e l’entità stessi del compenso: l’importante è fare il lavoro, alla r. penseremo dopo;...
retribuire
retribüire v. tr. [dal lat. retribuĕre «dare, restituire», comp. di re- e tribuĕre «attribuire»] (io retribüisco, tu retribüisci, ecc.). – Ricompensare per un lavoro, per una prestazione, rimeritare: r. il personale; ciascuno verrà...