La distinzione fra editore, tipografo, libraio è di origine piuttosto recente. Nell'uso comune si dà oggi il nome di editore a chi esercita l'industria della produzione e divulgazione di opere letterarie, [...] ) o accompagnato da note e da commenti. In questo senso si possono ricordare come editori nell'antichità quegli eruditi, retori, scoliasti di professione, o quegli amici e protettori della cultura, che facevano trascrivere più copie di manoscritti ...
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Uomo politico e scrittore, nato a Milano nel febbraio 1814, morto in Roma il 20 febbraio 1892. Avvocato e insegnante in Lombardia, quindi emigrato in Piemonte, professore universitario a Torino, e deputato [...] 1877-1880), non tanto intese di far opera storica quanto di riscrivere, secondo le sue idee ostilissime ai pedanti e ai retori, ciò che aveva attinto dai predecessori. Di idee che in alcun punto si attenevano allora alle mazziniane, il B. era stato ...
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Retorica. - Termine usato nella dottrina retorica stoico-ermagorea e di Ermogene per indicare la seconda (διαίρεσις) delle quattro parti in cui era suddivisa la οἰκονομία ossia la dottrina dell'uso e della [...] (Auct. ad Her., 4, 52). In questo senso le divisioni furono usate con minuziosa sottigliezza nelle controversiae dei retori che solevano scomporre il caso giuridico in varie questioni di diritto (quaestiones) e in varie questioni di equità ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] Cra., 424d-425a; Polit., 277c), spesso connessa col problema dell'effetto emotivo suscitato nel pubblico, per bene o per male, da retori o poeti (Gorg., frg. II.13 Diels-Kranz; Diss. Log., III, 10; Plat., Phaedr., 275d, ripreso da Alcid., Soph., 27 s ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofie e sincretismo religioso
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel II secolo si sviluppa una nuova religiosità, una sorta [...] politico, di pace, e tutti i popoli dell’impero sono uniti da una lingua e da una cultura comune, i retori viaggiano di città in città a pronunciare discorsi, la medicina compie grandi progressi, si sviluppano le matematiche, la musica, l’astronomia ...
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Erudito e biografo latino. Vissuto tra la seconda metà del I e la prima metà del II sec. d. C., fu funzionario imperiale; compose alcune opere tra cui due raccolte biografiche, il De viris inlustribus [...] viris inlustribus, giuntoci in modo frammentario, trattava in successione le vite di poeti, oratori, storici, filosofi, grammatici e retori; in tal modo, costituiva una sorta di storia letteraria di Roma per generi, secondo uno schema biografico. Ci ...
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(gr. ἀττικισμός). Conviene distinguere nettamente (come per asianismo; v.) un uso linguistico e uno retorico di questo termine: comune ai due è che entrambi suppongono, quale ideale, l'imitazione dei grandi [...] Dionisio di Alicarnasso (nel proemio all'opera intorno agli antichi oratori): esso è sorto in Roma, certo nelle scuole di retori greci.
Echi della polemica atticistica, ma non più che echi, si hanno in Quintiliano (XII, 10). In Roma il criterio ...
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LASCARIS, Costantino (Λάσκαρις Κωνσταντῖνος)
Silvio Giuseppe Mercati
Umanista bizantino, nato a Costantinopoli nel 1434, morto a Messina nel 1501. Fatto prigioniero nella presa della capitale (1453), [...] pericolo di perire, dopo la rovina dell'impero bizantino: specialmente metteva insieme raccolte di autori affini, formando varî corpi di retori, di epistolografi, di poeti e anche di singoli autori. Le sue opere greche e latine sono raccolte in Migne ...
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Verona
Girolamo Arnaldi
Lanfranco Franzoni
Pier Vincenzo Mengaldo
Per il posto che ebbe nella vita e nell'opera, nonché nella diffusione dell'opera e nel nachleben di D., V. può dirsi a buon diritto [...] probabilmente anche in Pd VI 93-96 (v. CARLOMAGNO). Ma tale correzione non fu mai apportata.
Ai contatti con i " retori " padovani, che la relativa vicinanza avrebbe reso molto agevoli, ostavano le ragioni della politica, dal momento che il clima di ...
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MENANDRO di Laodicea (Μένανδρος Λαοδικεύς)
Vittorio De Falco
Del sec. III d. C., fu autore, secondo Suida, di commentarî a Ermogene e a Minuciano, non giunti a noi. Perduti sono anche i suoi scolî alle [...] dedicata prima al λόγος βασιλικός, cioè all'elogio d'un re o principe (questa parte fu riprodotta dal filosofo Giuseppe nella sua Retorica, ed. Walz, Rhet. Gr., III, pp. 547-558 e da un Anonimo nella cosiddetta Rhetorica Marciana, ed. a cura di V. De ...
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retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...