Scrittore greco della fine del sec. V d. C. che fu, con Procopio di Gaza, Zaccaria Scolastico, Coricio, Zosimo, uno dei più illustri maestri della scuola retorica di Gaza dove si svolse principalmente [...] , quelle della previdenza, dell'immortalità dell'anima, della resurrezione dei morti. Ma il carattere particolare dell'animo del retore si manifesta più chiaro nelle 25 lettere rimasteci (edite in Epistolographi graeci del Hercher, p. 24 segg ...
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Epitomatore latino (in un codice indicato anche come Iulius Florus), autore di una esposizione in due libri delle guerre esterne e delle discordie interne di Roma da Romolo ad Augusto (Bellorum omnium [...] Epitome de Tito Livio), databile alla prima metà del 2º sec. d. C., di chiaro intento celebrativo e in stile retorico. Fonte principale è Livio, ma sono utilizzati anche altri autori, come Sallustio e Cesare, talvolta per contraddire lo stesso Livio ...
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PLOZIO Sacerdote (Marius Plotius Sacerdos)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Fiorì molto probabilmente sotto il regno di Diocleziano. Compose un'opera grammaticale latina intitolata Artium Grammaticarum [...] dedicato alla metrica e tradisce una conoscenza della materia più che superficiale. P. Sacerdote tra i suoi predecessori cita il metricologo Iuba ed il retore Aquila Romano. Edizione di Enrico Keil, Grammatici latini (VI, Lipsia 1871, p. 427 segg.). ...
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cautela
Napoleone Eugenio Adamo
Ricorre tre volte, soltanto nel Convivio, e tutte e tre nel significato comune di " prudenza ", " accortezza ", " precauzione ": l'una [delle tre ragioni per le quali [...] canzoni e commento, i quali verrebbero a mancare se il commento a canzoni volgari fosse latino ". Lo rettorico [il " retore ", lo " studioso "] dee molta cautela usare nel suo sermone (IV VIII 10); a cautela di ciò [" per uniformarmi prudentemente ...
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IPPOCRATE (‛Ιπποκράτης; Hippocrătes)
Arturo Castiglioni
Medico, nato nel 460 o 459 a. C. nell'isola di Coo, figlio dell'asclepiade Eracleide e di Fenarete, nipote del medico Ippocrate figlio di Gnosidico, [...] Intraprese a scopo di studio lunghi viaggi, visitò forse Atene e fu allievo del ginnasta Erodico di Selimbria, del retore Gorgia e del filosofo Democrito. Visse per qualche tempo nell'isola di Taso, viaggiò la Tessaglia e la Propontide, probabilmente ...
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Titolo concesso sia all'arcisacerdote d'un tempio o d'un santuario, sia al sommo sacerdote d'una città o di un'intiera provincia; all'epoca di Cesare e talora dei Claudî serve anche a tradurre il latino [...] sommo sacerdote di ogni provincia imperiale; per l'archiereus dell'Asia (ἀρχιερεύς 'Ασίας), p. es., ci è stato tramandato dal retore Aristide tutto il modo dell'elezione: gl'inviati delle varie città di Asia, in una delle sedute generali del concilio ...
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Originario della Tracia, allievo di Aristarco in Alessandria, fiorito sin oltre la seconda metà del sec. II a. C., fu maestro a Rodi di Tirannione il Vecchio, che sì lunga azione personale esercitò in [...] Nestore secondo l'Iliade, XI, 632-35 (Ateneo, XI, 489 a). Fu infatti incisore, oltre che filologo, e pittore e retore. Un commentatore racconta ch'egli ritrasse in pittura il suo maestro Aristarco, con la figura (o maschera?) della tragedia sul petto ...
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, Alcimo Ecdicio Avito, nato a Vienne nel Delfinato verso il 450, fu eletto vescovo della sua città natale nel 490 e morì verso il 518. La chiesa lo commemora il 5 febbraio. Di lui si sa che riuscì a convertire [...] perduto del Milton. Con stile rifuggente da ogni volgarità, direttamente ispirato ai classici, e valendosi di tutti i procedimenti retorici allora in voga, A. adombra spesso nella sua opera le condizioni morali e politiche del suo tempo, dando così ...
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SEVERO, Cornelio (Cornelius Severus)
Cesare Giarratano
Poeta epico romano dell'età augustea. Secondo la testimonianza di Ovidio, che gli diresse una delle epistole Ex Ponto (IV, 2), scrisse un Carmen [...] poema. Doveva invece appartenere al primo libro il frammento di 25 versi intorno alla morte di Cicerone, riferito da Seneca il retore. Nel Bellum Siculum, come si desume da un accenno di Seneca (Ad Lucil., 79, 5) c'era una descrizione dell'Etna ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] dare di sé. Raramente, perciò, Costanzo II è chiamato col suo nome – e questo non solo in ossequio alla consuetudine retorica che prescriveva di evitare i nomi propri. Sin dal novembre/dicembre 355 – data del discorso di ringraziamento per la nomina ...
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retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...