In anatomia, m. del cono o del bastoncello, piccolo segmento situato nell’articolo interno dei coni o dei bastoncelli (➔ retina), di natura filamentosa, avente proprietà contrattili. ...
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In anatomia, massa trasparente, semifluida, che occupa la maggior parte della cavità del bulbo oculare, essendo compresa tra il cristallino e la retina. Il corpo v. (o in assoluto v.) è il più voluminoso [...] ) sono le affezioni oculari nelle quali l’alterazione del v. induce coartazione della retina, come succede nei distacchi della retina complicati, nelle retinopatie diabetiche proliferanti, nelle emorragie endoculari massicce e in determinate lesioni ...
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In oculistica, normale capacità di rifrazione dei mezzi diottrici dell’occhio che determinano una giusta convergenza dei raggi luminosi sulla retina e, pertanto, la formazione di immagini nitide. La mancanza [...] di e. ha il nome generico di ametropia ...
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Registrazione delle variazioni del potenziale elettrico retinico dopo stimolazione luminosa impulsata; è utile per la diagnosi delle affezioni della retina. Si esegue con l’impiego di un elettroretinografo [...] che traccia un elettroretinogramma. Questo presenta caratteristiche diverse a seconda che sia praticato in condizioni di adattamento alla luce ( elettroretinogramma fotopico) o all’oscurità ( elettroretinogramma ...
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Si dice di formazione che concerne la vista, l’occhio, la visione o di fenomeno inerente all’ottica.
Anatomia e medicina
Anatomia comparata
Chiasma o.
L’incrocio delle fibre nervose che dalla retina dell’occhio [...] fessura o. non si chiude completamente, si determina l’anomalia detta coloboma. Vie o. Nei Vertebrati il percorso delle fibre retiniche del nervo o. fino ai centri della visione. Il destino delle fibre o. varia nei diversi gruppi dei Vertebrati: nei ...
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biologia In istologia, neurone u. (o monopolare), quello munito del solo prolungamento neuritico: sono tali i coni e i bastoncelli della retina e le cellule della mucosa olfattoria. medicina In elettrocardiografia, [...] derivazione u., procedimento in cui viene azzerato il potenziale di uno degli elettrodi, in modo che l’altro capti elettivamente i potenziali elettrici prodotti nel gruppo di fibre miocardiche più vicine ...
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Vizio rifrattivo dell’occhio per il quale, ad accomodazione rilassata, il secondo fuoco non cade, come in quello normale o emmetropico, sulla retina: il punto remoto quindi non è più all’infinito, ma a [...] una distanza finita, davanti (miopia) o dietro (ipermetropia) l’occhio. L’a. può derivare da difetti di struttura del cristallino (difetto o eccesso di convergenza) o da una malformazione del globo oculare ...
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Medicina
In ortopedia, la rottura di un tendine in prossimità della sua inserzione.
In oculistica, d. retinica, estesa soluzione di continuo della retina, con perdita dei normali rapporti di contiguità [...] anatomica (distacco) a livello dell’ora serrata dell’occhio.
Telecomunicazioni
Una centrale telefonica si dice in d. se, a causa di una punta di traffico superiore a quella per la quale è stata progettata, ...
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Oftalmologo svizzero (Losanna 1870 - ivi 1935). Dal 1920 professore di oftalmologia a Losanna. Da lui prende il nome il trattamento del distacco di retina mediante la termocauterizzazione della fessura [...] retinica, praticata attraverso un occhiello nella sclera, detto operazione di Gonin. ...
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Disturbo visivo consistente nella visione di oggetti deformati, o di dimensioni minori a quelle reali (micropsia) o maggiori (macropsia). Si può osservare in malattie della retina o della coroide. ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...