elettronistagmografia
Metodo d’indagine elettrofisiologica consistente nella registrazione elettronica delle scosse nistagmiche. Come spia dei movimenti dei globi oculari viene utilizzata la variazione [...] un raggio riflesso, diretto al limite iride-sclera; oppure viene sfruttata l’attività bioelettrica della retina, espressa dal potenziale corneo-retinico, derivando le variazioni di potenziale per mezzo di elettrodi applicati alla cute della regione ...
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Best, Friedrich
Oculista tedesco (Wermelskirehen, Renania, 1871- Niedermarsberg, Westfalia, 1965). Prof. a Dresda (1906- 45), si interessò alla fisiologia della visione e adottò per primo la scala logaritmica [...] lesione ereditaria bilaterale della macula, detta anche distrofia maculare vitelliforme, caratterizzata dall’accumulo di materiale giallastro al di sotto della retina. La malattia è lentamente progressiva e conduce all’atrofia dell’epitelio della ...
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campo recettivo
Camillo Padoa Schioppa
Regione dello spazio nella quale deve essere localizzato uno stimolo sensoriale affinché un neurone possa rispondere. I campi recettivi di neuroni del sistema [...] alla luce, è detta campo recettivo ‘classico’, mentre la regione esterna è detta surround. Le cellule gangliari nella retina rispondono in modo ottimale a particolari stimoli luminosi: una cellula on-center risponde in modo ottimale quando la regione ...
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facomatosi
Gruppo di malattie ereditarie caratterizzate dalla tendenza allo sviluppo di formazioni neoplastiche a lento accrescimento; vi appartengono numerose affezioni dei sistemi neuroectodermico [...] von Hippel-Lindau: malattia ereditaria caratterizzata dall’associazione di emangioblastomi del cervelletto, del midollo spinale e della retina e da alterazioni viscerali a carico di vari organi, soprattutto renali.
Malattia di Sturge-Weber: malattia ...
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Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] stimola il nervo afferente. I due termini sono sinonimi per organi terminali semplici, ma in organi di senso complessi come la retina, che ha due strati di neuroni fra il recettore e il nervo (il nervo ottico), è corretto distinguere il potenziale ...
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Coats, George
Oculista britannico (Paisley 1876- Londra 1915). Fu chirurgo presso il Royal Ophthalmic Hospital e il St. Mary’s Hospital di Londra. Malattia di C.: retinite essudativa, anomalia dei capillari [...] retinici a eziologia sconosciuta, che di norma colpisce un solo occhio, con emorragie e lenta progressione verso il distacco della retina, o la cataratta o il glaucoma. È prevalente la forma giovanile. ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] oggetti percepiti) sottolineano questa funzione dell’apprendimento.
Per i nativisti, invece, come E. Hering e C. Stumpf, la retina è in grado di percepire direttamente la spazialità e lo spazio è tendenzialmente una qualità sensoriale al pari delle ...
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Seurat, Georges-Pierre
Michela Santoro
Una pittura impressionista e scientifica
Dalla lettura di testi teorici sulla luce e sulla percezione, alla creazione di una tecnica e di uno stile, con il pittore [...] figurativa
Da adolescente Seurat si appassiona ai testi di fisica che hanno come argomento ottica, colore, reazioni retiniche, diffrazione. Incuriosito non solo dall’aspetto estetico ma soprattutto da quello rigorosamente teorico dei nuovi studi ...
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cecità
Assenza del potere visivo, definitiva o temporanea. La c. può essere assoluta, se manca ogni traccia di percezione visiva (senza alterazioni oculari dimostrabili è anche detta amaurosi), o relativa, [...] di vitamina A ed E, che intervengono sia nel trofismo dei tessuti oculari che nel metabolismo delle cellule retiniche.
Terapia
Adeguate cure mediche o chirurgiche rivolte a rimuovere, se possibile, la causa della c., possono restituire, parzialmente ...
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Medico (Venaria Reale, Torino, 1907 - Firenze 1983); prof. univ. dal 1943, ha insegnato clinica oculistica nelle università di Sassari, Pisa e Firenze. Le sue ricerche più significative concernono la motilità [...] sui tessuti oculari del virus influenzale e del virus della malattia di Newcastle, la trombosi allergica delle vene della retina, la chemioterapia dei tumori metastatici della coroide, lo strabismo di Hertwig-Magendie. Tra le sue pubblicazioni: Le ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...