Umanista (Napoli 1453 - ivi 1526). Lettore di retorica nello Studio napoletano, lasciò pochi scritti; il suo maggior merito è di aver salvato da perdita quasi sicura l'autografo dell'Arcadia di I. Sannazzaro, [...] e di aver raccolto e pubblicato quasi tutte le opere di G. Pontano e le rime del Cariteo, suoi amici. Una sua lunga lettera in volgare a Marcantonio Michiel (1524) è il principale documento che ci informi ...
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Umanista (Tauberbischofsheim, Württemberg, 1499 - Tubinga 1552), prof. di retorica nell'univ. di Basilea, poi di diritto (1535) a Gottinga. Ricercò nelle biblioteche ecclesiastiche fonti e manoscritti [...] giuridici e curò edd. di fonti (il Codice Teodosiano, 1528), cui per lo più è legata la sua fama. Tra le sue opere: Praelectiones in Codicem (1565); Responsa iuris (1599) ...
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Bibliofilo (Bologna 1743 - ivi 1811); gesuita, prof. di retorica e umanità a Verona e Bologna (1778-1800) e ivi bibliotecario dell'Istituto delle scienze (1785-98). Ha lasciato a stampa versi e orazioni [...] d'occasione. La sua ricchissima collezione di libri (25.000), manoscritti greci, codici miniati e autografi, che, morendo, lasciò in legato al comune, costituì in seguito, con i fondi provenienti dalle ...
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Scrittore francese (Spincourt 1866 - ivi 1941); prof. di retorica, membro dell'Accademia francese dal 1925, è soprattutto originale nei romanzi di ambiente africano. Tra le sue opere più note: Le sang [...] des races (1899); Le jardin de la mort (1905); L'invasion (1907); Le mirage oriental (1910); Saint-Augustin (1913); Les villes d'or (1921); Hippolyte porte couronnes (1932). Da ricordare anche le sue opere ...
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Umanista (Bologna 1476 - Roma 1527). Insegnò (1505-1511) retorica e greco nello Studio della sua città, dove ebbe ospite Erasmo (1506), che aiutò ad approfondire la conoscenza del greco. Segretario (dal [...] 1513) del cardinale Lorenzo Pucci a Roma, fu stimato da Leone X e Clemente VII, che lo nominò segretario apostolico (1524). Perì durante il sacco di Roma e i suoi pochi scritti andarono quasi tutti dispersi; ...
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Letterato (Levigliani, Stazzema, 1812 - Capriglia, Pietrasanta, 1884); scolopio, insegnò retorica a Urbino, poi a Firenze; fu maestro di Carducci e, oltre a tre drammi sacri, lasciò inni religiosi dedicati [...] alla Vergine e discorsi morali ...
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Erudito (Bordeaux 1558 -Parigi 1624), gesuita (1577); prof. di retorica e di teologia, bibliotecario (1604) nel collegio di Clermont, editore critico di molte opere di padri della Chiesa, specialmente [...] greci, con versione latina e annotazioni (s. Giovanni Crisostomo, 1609-36; s. Gregorio di Nissa, 1615; s. Basilio Magno, 1618 e 1638; ecc.) ...
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Umanista (Acquapendente 1542 - Roma 1594), gesuita (dal 1570); insegnò retorica a Siena, Perugia, Roma; scrisse un poema epico, Quinque martyres e Societate Iesu in India (cioè Rodolfo Acquaviva e i compagni; [...] 1591), orazioni e liriche in latino; compilò le Annuae litterae della Compagnia di Gesù per gli anni 1586-91 ...
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Scrittore catalano (Torrent, Gerona, 1823 - Gerona 1876). Professore di retorica e poetica a Madrid e Barcellona, ha pubblicato interessanti studî ancora oggi di utile consultazione, La sátira provenzal [...] (1861), De los trovadores en España (1866), Diálogos literarios (1868), Los refranes del Quijote ordenados y glosados (1874) ...
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Letterato dalmata (Ragusa, Dalmazia, 1735 - ivi 1820); gesuita, insegnò retorica al Collegio Tolomei di Siena e (dal 1773) eloquenza e letteratura greca a Milano. Fu ambasciatore di Ragusa presso il papa [...] e presso il granduca di Toscana. Lasciò, oltre a traduzioni dell'Odissea (1777) e di altri classici, elegie, epistole, epigrammi e poemetti in latino (De echo, 1764; Navis aeria, ecc. 1768) ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....