Retore latino di Novaria (Novara), del tempo augusteo; ebbe in Roma una fiorente scuola retorica. Tornato in patria, forse verso il 10 d. C., deciso per una malattia a morire di fame, convocò il pubblico [...] alla sua ultima declamazione sulle cause del suicidio ...
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Umanista (Pistoia 1438 circa - Bologna 1506 circa). Compiuti i suoi studî a Firenze, insegnò retorica a Pistoia, a Empoli, a Colle e a Bologna. Scrisse sulle lotte civili di Pistoia il Lazareus, a esaltare [...] l'attività pacificatrice dei Medici il De discordiis Florentinorum liber, e un gruppo di Declamationes per incitare i potenti alla crociata contro i Turchi ...
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epistolografìa L'arte di scrivere lettere, soprattutto di carattere ufficiale o diplomatico o per esercitazione retorica, considerata come un genere letterario. ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] che dunque tendono a differenziare il significato e la funzione delle due figure, le quali invece sono sovrapposte nella tradizione retorica più antica.
Lo scambio può riguardare soprattutto la classe grammaticale, i tempi e i modi verbali, il numero ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] di questo tipo, ammettono almeno due significati a seconda della diversa codifica grammaticale.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, Milano, Arnoldo Mondadori.
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutio ...
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Retore e storico greco (4º sec. a. C.); è probabilmente l'autore della pseudo-aristotelica Retorica ad Alessandro e dell'orazione Contro la lettera di Filippo, tramandataci tra quelle di Demostene. Delle [...] opere storiche (Storie elleniche, dalle origini al 362 a. C.; Storie di Filippo; Gesta di Alessandro) restano frammenti. Fece circolare, sotto il nome di Teopompo, uno scritto (Τρικάρανος "Tre teste"), ...
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Scrittore arabo (Kūfa 828 - Bagdhād 889), di origine persiana. Nella sua multiforme produzione, soprattutto letteraria, retorica e filologica, emerge: il Kitāb ash-shi῾r wa sh-shu῾arā ("Libro della poesia [...] e dei poeti"), biografico e antologico; il manuale di storia Kitāb al-ma῾ārif ("Libro delle cognizioni") e l'enciclopedia culturale ῾Uyūn al-akhbār ("Notizie essenziali"), antologia di aneddoti, versi, ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] ha chiare le distinzioni all’interno della famiglia degli iperbati, insiste sulla figura come artificio per abbellire i discorsi. Così nella Retorica a Gaio Erennio (opera del I sec. a.C. per tradizione attribuita a Cicerone ma in realtà di autore ...
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Letterato (Torino 1592 - ivi 1675). Entrato nel 1611 nella Compagnia di Gesù, fu insegnante di retorica e predicatore, quindi precettore e storico di corte dei Savoia; nel 1635 uscì dalla Compagnia, restando [...] sacerdote secolare, e passò al servizio dei principi di Carignano. Autore di numerose opere storiche ed erudite (Del Regno d'Italia sotto i barbari, 1669; Campeggiamenti, 1674, sulle guerre del Piemonte ...
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Retore greco di Siracusa (5º sec. a. C.); fu, col suo maestro Corace, uno degli inventori della retorica. Fu maestro di Gorgia, di Isocrate e forse anche di Lisia. Scrisse orazioni giudiziarie per altri [...] e compose il primo manuale di retorica (Τέχνη). La sua arte, volta alla persuasione degli ascoltatori e ristretta alla inventio, trascurava la elocutio. ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....