MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] ) e i vasti poderi familiari presso Castiglione d'Orcia. Il padre si incaricò della sua istruzione: gli insegnò grammatica, retorica, rudimenti di filosofia, astronomia e, "per dargli ogni perfettione" (A. Cervini, Vita di Marcello II, ms. cit. in ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] di Brescia, com'era usuale per il ceto nobiliare e altoborghese, ma con precettori privati come C. Bellavite (grammatica e retorica) e A. Capello (matematica).
Il 29 sett. 1718 entrò tra i frati minori riformati, nel convento della Ss. Annunciata (in ...
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DONATO, Bernardino (Bonturello)
Tiziana Pesenti
Nacque nell'ultimo ventennio del sec. XV a Castel d'Azzano (Verona), terra della nobile famiglia Nogarola. Sulla sua formazione non si sa nulla; si può [...] non fu più usato né dal D. né dai suoi corrispondenti.
L'attività presso i Pio valse al D. una buona fama di retore e di maestro. Prima del 1526 egli ritornò a Verona e il 4 gennaio di quell'anno fu condotto alla cattedra di letteratura greca ...
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GIRAUD, Edoardo
Paola Bertolone
Nacque a Milano il 31 luglio 1839. Dal padre, un commerciante di seta che voleva che frequentasse le scuole migliori, fu iscritto al collegio di Gorla Minore, condotto [...] avrebbe poi descritto l'insofferenza nei confronti dell'istituzione scolastica e della vita del collegio; allo studio della retorica egli già preferiva l'allestimento degli spettacoli organizzati per il Carnevale, fra cui il G. nomina I denari della ...
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GALLUZZI, Tarquinio
Manuela Belardini
Non ci sono noti i nomi dei genitori di questo gesuita, certamente di umile origine, nato nel 1573 circa a Montebuono, un paese della Sabina non molto lontano da [...] una Congregazione per la riforma del Breviario romano, volendo servirsi della collaborazione dei più preparati tra i professori gesuiti di retorica, affidò a F. Strada, G. Petrucci, M.K. Sarbiewski e allo stesso G. l'incarico di rielaborare gli inni ...
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Pseud. di Aleksej Maksimovič Peškov, narratore e autore teatrale russo (Nižnij Novgorod 1868 - Mosca 1936). Dopo aver descritto il mondo dei vagabondi, nelle cui vicende si riflette la sua tormentata giovinezza, [...] G. è quello del già citato trittico autobiografico Detstvo, Vljudjach e Moi universitety, del tutto scevro dalla tumultuosa retorica del suo secondo periodo. A una fusione tra la maniera autobiografica e il romanzo sociale egli pervenne nelle sue ...
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Uomo politico slovacco (n. Topoľčany 1964). Ultimati gli studi in Legge, nel 1987 è entrato in politica come membro del Partito Comunista cecoslovacco, per poi unirsi due anni più tardi (dopo il crollo [...] europea dei diritti dell’uomo (1994-2000), nel 1999 ha fondato il partito Direzione-Socialdemocrazia (SMER); da allora, l’abilità retorica e la capacità di far presa sugli elettori lo hanno convertito nel leader di opposizione più popolare e nel 2006 ...
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Pensatore e medico greco (fine del secolo 2º d. C. e inizî del 3º), africano (pare) di nascita. Dei suoi scritti, abbiamo gli undici libri raccolti sotto il titolo πρὸς μαϑηματικούς (Adversus mathematicos); [...] (dove i "matematici" sono i "professori" che insegnano le dottrine base dell'educazione, e cioè la grammatica e la retorica, nonché le discipline che costituiscono quel che si dirà il quadrivio e che, dai tempi di Platone, si presentavano come ...
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Pittore spagnolo (Madrid 1937 - ivi 2018); dal 1958 a Parigi, ha preso parte a vari Salons de la Jeune Peinture e alla mostra La figuration narrative (1965). Nel 1982 ha realizzato una grande esposizione [...] di un nuovo linguaggio figurativo A. rifiuta le forme contemporanee della pittura astratta e, pur criticando la retorica della pittura militante, affida alle immagini un messaggio di demistificazione culturale e di denuncia politica e sociale. ...
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Drammaturgo inglese (Hatfield 1653 circa - Londra 1692). Compose alcune commedie e collaborò con J. Dryden nel Duke of Guise (1682). È più noto per le sue tragedie, tra cui: Nero, emperor of Rome (1675); [...] (1677); Caesar Borgia (1680); Lucius Junius Brutus (1681); Constantine the Great (1684). Entusiasmò i contemporanei per la sonorità del verso e il tono declamatorio. Oltre che una notevole forza retorica, la sua opera dimostra vivo senso del teatro. ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....