PLOZIO Gallo (L. Plotius Gallus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Amico di C. Mario, aprì per primo una scuola di retorica latina in opposizione all'abitudine invalsa in Roma di porre la lingua e la [...] letteratura greca a base degli studî d'eloquenza. La riforma caldeggiata, anche per motivi politici, dal partito democratico, ebbe grande successo, come attesta Cicerone (cfr. Suet., De rhet., 2). P. non ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] ), in cui i termini si contrappongono, ma in strutture sintattiche più complesse e in genere predicative e frastiche. Così nella Retorica a Gaio Erennio (opera del I sec. a.C. di autore ignoto, il cosiddetto Pseudo-Cicerone) essa è definita come ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] come Messalla, Cornelio Gallo, Properzio, Orazio, e frequentò la corte di Augusto, conducendo vita brillante. Esercitò magistrature minori, dopo un viaggio d'istruzione in Grecia, Egitto e Asia, e una ...
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Nacque a Ferrara nel 1435. Fu scolaro di Guarino Veronese e dal 1455 insegnante di retorica nello studio della sua città e a Bologna. Verseggiatore e scrittore in latino e in volgare, ai tempi di Borso [...] e di Ercole d'Este godette i favori della corte per la sua vasta, varia e alquanto ciarlatanesca cultura. Morì nel 1482. Tradusse in volgare Sallustio e trattati greci d'arte militare; compose, probabilmente ...
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NICEFORO Callisto Xanthopulo
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore bizantino, nato circa il 1256, addetto al clero di S. Sofia, insegnò retorica e teologia: fattosi monaco in tarda età, morì verso il 1335
L'opera [...] ai troparî dell'ottoeco e ad altri testi liturgici. Eccezionalmente tratta argomenti profani in qualche poesia e nei proginnasmi retorici.
Ediz.: La Storia ecclesiastica e altre opere in Migne, Patrol. Gr., CXLV, CXLVI, CXLVII. La ‛Ερμηνεία εἰς τοὺς ...
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VENANZIO Fortunato (Venantius Honorius Clementianus Fortunatus)
Poeta latino, nato a Duplavilis (Valdobbiadene) verso il 530. A Ravenna studiò grammatica, retorica e diritto. Desideroso di recarsi in [...] pellegrinaggio alla tomba di San Martino di Tours, traversò il Norico e la Rezia, l'alto Danubio e il Reno e si fermò qualche tempo alla corte di Sigeberto, re di Austrasia, del quale celebrò, in versi, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione in Grecia
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I due concetti educativi fondamentali nella cultura greca sono [...] Ippia sono, tra l’altro, degli storici dimenticati.
Tra le varie téchnai quella più legata alla vita politica è certamente la retorica. Per buona parte del V secolo a.C. gli uomini politici non compongono per iscritto i loro discorsi per paura, come ...
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Filologo classico tedesco (Oberndorf, Palatinato, 1883 - Jena 1965); prof. all'univ. di Jena. Si è occupato soprattutto della lingua e retorica latina con studî sui grammatici latini (Remmio Palemone, [...] 1922; e Carisio, 1925), sui Commentarii di Cesare (1939), poi sull'Apocolocintosi di Seneca (1943), su Virgilio, Catullo e Cornelio Celso (1948). Tra i suoi scritti: Probleme der stoischen Sprachlehre ...
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chiasmo
Francesco Tateo
Designa nella terminologia moderna la disposizione inversa dei termini corrispondenti di due membri in un periodo. Tale figura retorica presuppone che i membri così disposti [...] Vn XXVI 10 1-2 Vede perfettamente onne salute / chi la mia donna tra le donne vede, dove è appunto lo schema retorico a dar evidenza all'identificazione fra la donna e la salute. Meno aderenti alla simmetria dello schema sono alcune coppie di versi ...
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CAMERONI, Carlo
Sergio Cella
Nato a Treviglio il 28 ag. 1791 fu indirizzato allo studio della grammatica e della retorica dall'abate G. B. Crippa e successivamente ordinato sacerdote. Funse per dodici [...] anni, dal 1836 al '48, da cappellano dell'Ospedale Maggiore di Milano, acquistandosi larghe simpatie. Sostenitore dell'utilità delle ferrovie, si batté per la realizzazione della linea Milano-Venezia e ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....