ars dictaminis
Mario Pazzaglia
La teoria letteraria di D. appare saldamente radicata alla tradizione retorica e dittatoria, che egli sembra avere assorbito, oltre che dal Tresor e dalla Rettorica di [...] 1965, 94-124, poi in Tradizione e struttura in D., Firenze 1968, III 127-177; A. Buck, Gli studi sulla poetica e sulla retorica di D. e del suo tempo, in Atti Congr. internaz. studi dant., Firenze 1965, 1249-278; G. Brugnoli, Il latino di D., in ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] C. Ripa aveva identificato con l’a. letteraria, in quanto in essa i concetti si traducono in immagini.
Linguistica
Figura retorica per la quale si riconosce in una scrittura un senso riposto diverso da quello letterale. Aristotele la definì come una ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] , a cura di G. Barone, in Id., Tutte le opere, Milano, Mondadori, 33 voll., vol. 16º.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, in Id., Tutte le opere, Milano, Mondadori, 33 voll., vol. 32°.
Faral, Edmond (1924 ...
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Filologo romano (2º-1º sec. a. C.); liberto di un epicureo, insegnò filosofia, retorica, grammatica e seguì Publio Rutilio Rufo nel suo esilio a Smirne. Pare si occupasse specialmente del significato delle [...] parole. Studiò anche la questione dell'autenticità delle commedie plautine. Scrisse un Pinax e 9 libri di Musae ...
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Poeta latino cristiano (6º sec. d. C.), africano di nascita, fu maestro di retorica in patria, poi funzionario della cancelleria imperiale a Costantinopoli. Scrisse due poemi, giunti a noi incompiuti: [...] Iohannis seu De bellis Libycis, in 8 libri, del 549, sulle imprese, contro i Mauri, di Giovanni Troglita magister militum di Giustiniano, e In laudem Iustini minoris, in 4 libri, del 565-66, per l'imperatore ...
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Teologo protestante (Stargard 1527 - Greifswald, Pomerania, 1595), prof. a Greifswald di grammatica e retorica, quindi (1552) di teologia, e (1557) sovrintendente generale. Nella polemica fra L. Osiander [...] e Melantone fu dalla parte di quest'ultimo; rifiutò la firma della formula di concordia; nella questione della Comunione si oppose decisamente ai riformati. Il regolamento dato da lui alla sua Chiesa (1563) ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] quanto si dice e quanto si vuole fare intendere.
Da questo punto di vista, l’iperbole è il corrispettivo grammaticale e retorico dei dispositivi linguistici mediante cui si determina il grado con cui diverse entità comunicano la loro idea (ad es., il ...
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Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] contro la quale s'erano battuti i suoi padri. Parteggiò per Pompeo contro Cesare; tra gli sconfitti di Farsalo, ottenne il perdono di Cesare, al quale B. dové anche l'ufficio di legato propretore nella ...
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MICHELE Italico
Silvio Giuseppe Mercati
Retore bizantino del sec. XII. Fu professore di retorica e filosofia e anche di medicina sotto Giovanni Comneno. Pubblico espositore dei vangeli, fu promosso [...] lo rivela dotato di vasta e multiforme cultura e d'ingegno acuto e vivace: essa comprende discorsi di circostanza, componimenti retorici varî e un epistolario di circa trenta lettere che, indirizzate all'imperatore, ad alti personaggi di corte e a ...
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EUGENIO (Flavius Eugenius)
M. Floriani Squarciapino
Imperatore romano. Fu insegnante di grammatica e retorica; imperatore nel 392 d. C., ucciso nel 394.
Nei ritratti conservatici dalle monete si distingue [...] per il viso lungo e ascetico incorniciato dalla morbida barba. Compare quindi con il tipo convenzionale del "filosofo" e potremmo dire che la barba è l'unica caratteristica individuale, in quanto gli altri ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....