La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] il dramma diventa subito con Diderot, e tornerà spesso ad essere tal quale nell'Ottocento, il figlio prediletto della retorica: alle tirate sui grandi problemi astratti si sostituiscono le declamazioni sui problemi del concreto viver civile nei quali ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] ricorrere a un lungo giro di parole per interpretare quanto è stato taciuto (IX, 3, 60). Ne consegue che la sospensione retorica in senso stretto è uno strumento di espressione dell’enfasi di pensiero e, come tale, può essere intesa in qualità di ...
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Scrittore greco cristiano (5º sec. d. C.), uno dei maestri della scuola retorica di Gaza. Discepolo del neoplatonico Ierocle, scrisse un fortunato dialogo Teofrasto contro le teorie pagane della preesistenza [...] e trasmigrazione dell'anima; lasciò anche 25 Lettere di vario contenuto ...
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Poeta neolatino tedesco (Ensisheim 1604 - Neuburg 1668); gesuita, insegnò lingue classiche e retorica a Monaco, Innsbruck e Ingolstadt. La sua opera (Lyricorum libri IV, Epodon liber I, 1643) è una delle [...] ultime testimonianze della morente poesia umanistica ...
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Retore greco di Temno (2º sec. a. C.), autore di un'Arte retorica, del cui contenuto possiamo farci un'idea attraverso gli scritti di Cicerone (nel De inventione), Quintiliano, Agostino (nel De rhetorica). [...] E. è sotto l'influsso dello stoicismo, ma non è da identificarsi con E. di Anfipoli, filosofo stoico del 3º sec. a. C ...
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Letterato (n. Bologna poco dopo il 1350 - m. 1400). Dopo aver studiato retorica e diritto, divenne notaio e cancelliere. Cancelliere del cardinale F. Carafa legato di Bologna (1378), alla morte di questo [...] (1389), divenne cancelliere del comune; ma nel 1399, essendo prevalsa la parte politica a lui contraria, dovette abbandonare la città. Appartenne alla cerchia di Petrarca. Di lui restano rime e numerose ...
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Scrittore armeno (n. 990 circa - m. 1058), della famiglia Pahlavuni, prof. di retorica a Costantinopoli, dove si stabilì nel 1045 dopo aver rinunciato ai dominî ereditati dal padre. Si conoscono di lui, [...] tra l'altro, 88 lettere di argomento dogmatico, filosofico e letterario, un panegirico sulla Croce e frammenti delle sue numerose traduzioni dal greco in armeno (del Timeo e del Fedone di Platone, degli ...
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Movimento milanese di critici e pittori che rifiutando il formalismo e la retorica del ‘Novecento’, con una precisa presa di posizione politica e morale, si volse, nella ricerca di un nuovo linguaggio, [...] ai modi espressionistici. Fondato nel 1938 da E. Treccani con il nome di Vita giovanile, trasformato in C. di vita giovanile, poi semplicemente in C., il movimento contava tra i suoi più attivi esponenti: ...
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neoretorica
s. f. Arte e tecnica della comunicazione riproposta in forme nuove.
• La retorica, anzi una neoretorica (che sarebbe anch’essa disvelamento), esercitata a tutti i livelli, mostrerebbe l’attualità [...] manuali di letteratura per i licei, e a volte anche quelli per le medie inferiori, ritradussero le principali figure retoriche in certi famigerati specchietti, utili per l’«analisi del testo». (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 15 maggio 2016, p. 36 ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] i suoi studi; la vasta erudizione gli permise d'insegnare privatamente, a molti e qualificati allievi, lingua toscana, retorica, filosofia, teologia, diritto civile e canonico e perfino geometria. Durante questo soggiorno a Padova fu nominato parroco ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....