Grammatico fiammingo (m. verso il 1212). Compose un grande trattato di retorica in 4579 esametri e pentametri, compiuto e pubblicato da amici e colleghi, i quali lo rimaneggiarono profondamente e gli dettero [...] , che si conviene soltanto all'8º dei suoi 27 capitoli. Condensa le dottrine stilistiche del tempo sulle figure e gli ornamenti retorici, la prosodia e le otto parti del discorso. A lui, o secondo alcuni a un omonimo, si attribuisce una confutazione ...
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Umanista (n. Vigoleno - m. Venezia 1500), forse parente di Lorenzo. Insegnò retorica a Pavia (1466-77) donde passò a Genova e quindi (1481) a Venezia, succedendovi a G. Merula. Nel 1496 fu incarcerato [...] per motivi politici, ma presto fu restituito alla cattedra. Tradusse in latino opere filosofiche e scientifiche greche (Tolomeo, Galeno, Alessandro di Afrodisia, Aristotele: di quest'ultimo la Poetica, ...
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METONIMIA (dal gr. μετωξυμία "cambiamento di nome; metonimia"; lat. metonymĭa)
La retorica antica chiamò metonimia quella figura che consiste nel trasferire un termine da quel concetto a cui propriamente [...] si applica a un altro che abbia col primo una connessione spaziale, temporale, causale: ad es., il contenente per il contenuto, il paese per i suoi abitanti, l'astratto per il concreto, la causa per l'effetto, ...
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persuasione
Francesco Tateo
Costituisce, per la dottrina classica, il fine precipuo della retorica. D. ne tratta commentando la canzone Voi che 'ntendendo (Cv II), per spiegare la ragione dell'apostrofe [...] la p. è in Cv III XIV 12, e con il ‛ riso ' in XV 2 e 19). Così anche nella Commedia ‛ soave ' è in relazione con la p. retorica: If II 56, IV 114, XIII 60, Pg XIX 44, Pd XVI 32. Inoltre i caratteri di chiarezza e di soavità del cielo di Venere, che ...
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METAFORA (dal gr. μεταϕορά "trasferimento; metafora"; lat. metaphora)
Bruno MIGLIORINI
La retorica antica chiamò metafora quella figura che consiste nel trasferire un termine da quel concetto a cui propriamente [...] che una similitudine abbreviata. Ma essa non va considerata solo dal punto di vista logico, e solo come una specie di ornamento retorico: metaforico è nelle sue origini tutto il linguaggio, come ben vide G. B. Vico, il quale, sottolineando l'aspetto ...
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Umanista (Pratovecchio prima del 1328 - Ferrara dopo il 1411); insegnò, fra il 1345 e il 1382, grammatica e retorica a Ravenna e a Venezia; si stabilì quindi a Ferrara, dove fu precettore e dal 1398 referendario [...] di Niccolò III d'Este. Ebbe allievi Giovanni di Conversino e Giovanni Malpaghini, e fu amico del Boccaccio (che gli dedicò il Bucolicum carmen), del Petrarca (che gli dedicò il De sui ipsius et multorum ...
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Giraldi Cintio, Giovanbattista
Aulo Greco
Letterato ferrarese (1504-1573), professore di retorica nello Studio di Ferrara; compose nel 1549 un Discorso intorno al comporre dei romanzi (Venezia 1554, [...] ripubbl. a Milano nel 1864), rivendicando l'indipendenza dei poemi romanzeschi dalle regole della poesia classicistica e indicando l'Ariosto come modello della poesia epica. Il G. naturalmente nell'esaltare ...
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tropo
Francesco Tateo
Termine di origine greca (τρόπος), che designa, nella retorica classica, il mutamento del significato di una parola o di una locuzione, assunte in un senso non proprio (cfr. Quint. [...] e facendo del t. un punto essenziale della sua poetica. Egli indica il t. con il termine di ‛ figura ' (contrapposto ai colori retorici in Vn XXV 7; v. FIGURA) e di transumptio, e pone la ‛ similitudine ' a giustificazione della mutatio inerente al t ...
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ENRICO da Isernia (Henricus de Isernia)
Hans Martin Schaller
Fu maestro di retorica e dettatore presso le corti di Federico di Wettin a Meissen nel 1269-70 e di re Ottocaro II Přzemysl di Boemia a Praga [...] Enrico. Anche i letterati alla corte di Federico II coltivavano questa lingua, ma E. riusci a superare persino le artificiosità retoriche di Pietro Della Vigna e di Pietro de Prece, subendo forse l'influsso di dettatori come Giordano da Terracina e ...
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Floro, L. Anneo (O Annio O Giulio)
Antonio Martina
Maestro di retorica oriundo dell'Africa, scrisse sotto Adriano una storia di Roma dalle origini sino ad Augusto, la Epitome de Tito Livio o Bellorum [...] umana dall'infanzia all'adolescenza, alla giovinezza, alla maturità, alla vecchiaia.
L'opera obbedisce alle esigenze di uno stile retorico poetizzante, che indulge spesso a forti effetti di toni e di colori attestanti la natura e le finalità del suo ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....