Retore (sec. 4º d. C.) che insegnò retorica ad Atene sotto Costantino e scrisse parecchie declamazioni e opere retoriche. È considerato autore degli scolî a molte orazioni di Demostene. ...
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Gesuita (Babenhausen 1601 - Amberg 1682), prof. di retorica, di filosofia e teologia; autore di molti scritti ascetici, di una descrizione della Terra Santa, e di una esposizione storico-archeologica delle [...] rovine del mondo classico precristiano (Illustrium ab orbe condito ruinarum decades I-IV, 1656-65) ...
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Archeologo (Tolmezzo 1795 - Roma 1860). Gesuita, insegnò retorica al Collegio Romano, e si dedicò poi alla numismatica e all'archeologia. Diresse il Museo kircheriano e da Gregorio XVI fu nominato conservatore [...] delle catacombe, che riaprì agli studiosi e ai fedeli; diresse scavi a S. Agnese e a S. Callisto. Per incarico di Pio IX allestì (1854), in collab. col suo allievo G. B. De Rossi, il Museo cristiano lateranense. ...
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Umanista (Napoli 1453 - ivi 1526). Lettore di retorica nello Studio napoletano, lasciò pochi scritti; il suo maggior merito è di aver salvato da perdita quasi sicura l'autografo dell'Arcadia di I. Sannazzaro, [...] e di aver raccolto e pubblicato quasi tutte le opere di G. Pontano e le rime del Cariteo, suoi amici. Una sua lunga lettera in volgare a Marcantonio Michiel (1524) è il principale documento che ci informi ...
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LITOTE (dal gr. λιτότης "semplicità, tenuità")
In retorica, tropo per cui si attenua formalmente l'espressione per rinforzarla sostanzialmente, come quando si dice che un tale non disprezza le mance, [...] o che un'opera è non volgare. Servio glossa il virgiliano non rationis egentem (Aen., VIII, 299) "id est, prudentissimum, litotes". È, insomma, il contrario dell'iperbole (v.) ...
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GIOCOSA, POESIA
Giulio Natali
Quantunque nella tradizione retorica italiana la poesia giocosa sia spesso considerata come un genere letterario, è evidente che il "giocoso", il "burlesco", il "faceto" [...] è un contenuto di cui non è possibile vedere un'unica linea di svolgimento, come quello che può adagiarsi nei fondamentali generi poetici: epica, lirica, drammatica (commedia dell'arte, opera buffa, farsa, ...
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Retore greco (104 a. C. circa - 22 a. C.); maestro in Apollonia del diciottenne Ottaviano, lo seguì in Roma, dove rimase a capo di una fiorente scuola retorica, seguace intransigente dell'atticismo, in [...] opposizione a quella di Teodoro di Gadara (pur derivando ambedue da Ermagora). Mentre i teodorei consideravano la retorica un'arte, A. e i suoi seguaci la consideravano una scienza (ἐπιστήμη), fondata su leggi naturali, e si attenevano a un rigido ...
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La prima delle cinque parti in cui la retorica divide tradizionalmente il discorso. È il reperimento delle idee, degli argomenti, veri o verosimili, utili ai fini del discorso stesso. De inventione è il [...] titolo di una trattazione retorica in due libri, di Cicerone, composta nell’85 a.C. circa
Nella filosofia scolastica si parla di i. quando ai vari processi logici di elaborazione di idee è contrapposto il procedimento di scoperta di queste stesse ...
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Frate (sec. 13º); dedicò a re Manfredi il suo Fiore di retorica, giunto in cinque redazioni (una attribuita a Bono Giamboni), e, in qualche edizione a stampa, sotto il nome di Maestro Galeoto da Bologna. ...
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artificiosamente
. In Vn XIX 15, accingendosi alla partizione retorica di Donne ch'avete intelletto d'amore, D. avverte che dividerà la canzone, al fine di farla intendere meglio, più artificiosamente [...] Con maggior diligenza artistica, che per Dante voleva dire: applicando con maggior rigore le regole della retorica ".
Nel latino della Monarchia il corrispondente vocabolo artificiose vale " con abilità ", " con perizia ": magi Pharaonis naturalibus ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....