CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] costituisce davvero la quadratura dei cerchio per il Castellani. Il quale nei drammi sacri riproduce la medesima alternativa di resistenza e di vanificazione, di egoismo e di rinuncia alla vita che informa le liriche religiose, sia che tale contrasto ...
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BENIVIENI, Girolamo
Cesare Vasoli
Da Paolo Benivieni nacque a Firenze il 6 febbr. 1453 (stile fiorentino 1452), fratello di Antonio e di Domenico, entrambi personaggi di notevole rilievo nella cultura [...] il B. svolgesse nessuna attività o che partecipasse a quella infiammata ripresa di spirito piagnone che distinse l'eroica resistenza della Repubblica contro gli eserciti imperiale e papale. Ma dei suoi sentimenti di sofferta partecipazione alle sorti ...
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MANZI, Alberto
Adolfo Scotto di Luzio
Nacque a Roma il 3 novembre del 1924, figlio di Ettore, tramviere, e di Maria (Rina) Mazzei, casalinga. I genitori ebbero anche un’altra figlia, Elena. Iscrittosi [...] burocrazia ministeriale agivano, sicuramente, forti argomenti di derivazione attivistica ma più in generale una decisa resistenza alla riscrittura dell’identità infantile sulla base degli assunti del progressismo pedagogico, con le sue richieste ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] colpo infertogli con la fine dell'Amicizia cattolica e poi dell'Amico d'Italia, i numerosi lutti familiari, stroncarono la sua resistenza fisica. A Genova, dove si era recato per accompagnare la moglie sofferente, morì il 26 nov. 1830.
Fonti e Bibl ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] fecero più accese e continue a partire dalla prima metà del 2° sec. a.C. e contribuirono a indebolire le capacità di resistenza dell’E. alle pressioni esterne, tra le quali stava emergendo quella di Roma. Il dominio effettivo dei romani s’istituì in ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] cultura e non solo distrusse biblioteche e chiese, scuole e conventi, ma nel giro di pochi decenni, malgrado la resistenza di uomini come Olaus Petri, sottomise completamente la Chiesa allo Stato.
Il Seicento è insieme l’età dell’espansione politica ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] appartengono tutti al tipo lombardo. La grande ricchezza dialettale del ladino grigione è la conseguenza della poca resistenza alle influenze tedesco-alemanne, dello scarso prestigio delle diverse lingue letterarie romance, e infine del grande ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] politico esplicito. Il ritorno alla democrazia, se da un lato priva il teatro del ruolo di coscienza critica e di resistenza assunto durante la dittatura, dall’altro rappresenta una fase di rinnovamento, con l’affermazione di nomi come J.C. Badillo ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] politica, e in particolare una teoria incidente nella sfera del governo e dell'azione, in grado cioè di eccitare la resistenza nei confronti del politico impegnato nella sua azione. Ideologia è in primo luogo quella teoria, in campo politico, sociale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] , p. 296), sente il bisogno di curare anche la forma letteraria come ulteriore sussidio con cui vincere la resistenza ostinata del vecchio paradigma aristotelico.
Si potrebbe pensare che se nel Seicento le scoperte e le invenzioni degli scienziati ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...
resistente
resistènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di resistere]. – 1. agg. Che resiste, che oppone ostacoli al prodursi di determinati effetti: può riferirsi a un’azione momentanea, relativa a determinate circostanze, o a una capacità duratura:...