VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] italiani, come il Redi e lo Spallanzani), i progressi della meccanica, le nuove vie di comunicazione e i nuovi mezzi di la finezza dei vini; ma anche per rendere la pianta più resistente alle avversità. Per lo più s'usano i perfosfati, in ragione ...
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Pianta dal cui frutto (uva) si trae il vino. Per v. s’intende normalmente la v. europea o v. nostrana (Vitis vinifera; v. fig.), unica specie del genere che vive spontanea in Europa e in tutto il bacino mediterraneo. Delle specie americane hanno notevole importanza per la viticoltura europea alcune ... ...
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Pianta appartenente alla specie Vitis vinifera o v. da vino, originaria della regione mediterranea e del Medio Oriente. Tutte le parti della pianta sono ricche di polifenoli, antocianidine, flavonoidi e catechine (queste ultime più abbondanti nei semi), e inoltre tannini e piccole quantità di resveratrolo. ... ...
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Alessandra Magistrelli
La pianta che accompagna l’uomo dall’inizio della sua storia
La vite è una pianta coltivata da tempo immemorabile che cresce nelle regioni temperate del Pianeta. Importante per la sua infruttescenza e per il vino che se ne ricava, richiede una conoscenza approfondita delle sue ... ...
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(XXXV, p. 469)
Giovanni Dalmasso
Gli studî e le ricerche sulla vite, considerata sia dal punto di vista più strettamente botanico sia da quello tecnico ed economico, hanno avuto notevoli sviluppi nell'ultimo ventennio, tanto in Italia quanto all'estero, per opera soprattutto d'istituti sperimentali ... ...
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Ecologia
Domenico Siniscalco
Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente, di Domenico Siniscalco
Sviluppo sostenibile, di Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente
SOMMARIO: [...] dalle scelte umane sull'uso dell'acqua, sui suoi meccanismi allocativi, sulle tecnologie di trattamento e di desalinizzazione, resa per ettaro. Oggi, tuttavia, si sono ottenute varietà resistenti al gelo e al caldo torrido, cosicché si potrà fare ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] geni troncati o modificati in modo che la proteina codificata non sia una replicasi attiva. Ancora una volta il meccanismo di resistenza non è chiaro, ma può essere connesso a possibili fenomeni di silenziamento genico dovuto a soppressione senso ed ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] riconoscere in qualche modo le cause finali e la garbata resistenza di Darwin che non gradiva di essere coinvolto in posizioni
Il D. trovò che la causa principale è di natura affatto meccanica, e lo provò con una costruzione di sferette poste l'una ...
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Botanica
Tessuti di p. Il tessuto epidermico e il sugheroso, perché proteggono i tessuti interni da possibili offese dell’ambiente esterno, sia fisico sia biologico.
Diritto
P. diplomatica
Istituto di [...] di mare ecc.) e a volte costituisce una p. meccanica dall’abrasione. Per preservare i metalli dalla ruggine, si possono come navi inattive, vanno considerati i problemi connessi alla resistenza elettrica del mezzo in cui sono immerse le strutture da ...
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LINO (XXI, p. 216)
Bortolo BOGGI
La produzione del lino dell'Europa e dell'URSS costituisce sempre la massima parte della produzione mondiale; non si hanno peraltro notizie aggiornate per l'URSS (compresi [...] raccolta con macchine estirpatrici a trazione animale o meccanica.
Prima lavorazione e caratteri. - Il macero di rottura (numeri che, divisi per il titolo inglese, danno la resistenza del filato in grammi) variano per i filati di lungo tiglio da ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...