Amminoacido formato dall’interazione di 3 residui di lisina, ossidati a e- aldeidi, con un quarto residuo di lisina. Si forma nei legami trasversali della proteina elastina. ...
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Denominazione generica di alcuni composti chimici glicosidici, strutturalmente assai simili fra loro, isolati da Streptomyces avermitilis. Il residuo legato al carbonio semiacetalico è costituito da un [...] macrolide (➔) contenente un anello lattonico a 16 termini, condensato con altri anelli eterociclici a 5 o 6 termini, in modo da formare una struttura simile a quella delle milbemicine (➔). Si conoscono ...
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(o ovoalbumina) In biochimica, glicoproteina (p. m. 40.000) idrosolubile presente nell’albume dell’uovo. La parte proteica ha il residuo NH terminale N-acetilato, mentre quella oligosaccaridica contiene [...] N-acetilglucosammina sui residui di mannosio terminali non riducenti. ...
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In elettrochimica, indica lo ione idrogeno, H+, cioè il protone. La dissociazione elettrolitica degli acidi dà luogo a i. e anioni costituiti dal residuo acido. ...
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Sostanze di natura fosfolipidica costituite da glicerolo esterificato con due residui di acidi grassi di cui, in genere, almeno uno è insaturo e un residuo di acido fosforico a cui è legato l’inositolo. [...] I f. sono estratti dai tessuti insieme alle frazioni cefaliniche; alcuni f. contengono da uno a tre gruppi fosfato legati all’inositolo con legame estere.
Nel cervello, in alcune piante e nei batteri sono ...
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Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] ) dall’alchimista tedesco H. Brand per distillazione, fuori del contatto dell’aria e in presenza di sabbia silicea, del residuo dell’evaporazione delle urine. Il nome, derivante dal gr. ϕωσϕόρος «portatore di luce», gli fu attribuito per la proprietà ...
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Peptide formato da 9 residui di amminoacidi di cui è nota la sequenza. La b. differisce dalla callidina soltanto per la presenza in questo decapeptide di un residuo di lisina. A tale somiglianza chimica [...] corrispondono gli stessi effetti biologici (vasodilatazione, aumento della permeabilità capillare, induzione di fenomeni dolorosi ecc.) ...
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Molecole la cui caratteristica peculiare è quella di avere una lunga coda idrofoba, come per es. una catena idrocarburica, e una testa idrofila costituita da un residuo che subisca una dissociazione ionica. [...] Danno origine ad aggregati molecolari aventi molteplici strutture che vanno dalle micelle sferiche a quelle cilindriche e lamellari (fig. 1). Esempi di molecole a. sono i sali alcalini degli acidi organici ...
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Sigla usata per indicare il composto chimico diisopropilfluorofosfato. È un estere fosforico inibitore della colinesterasi e in generale di tutti quegli enzimi che posseggono all’interno del loro sito [...] attivo un residuo amminoacidico di serina essenziale per l’attività catalitica (tripsina, chimotripsina, elastasi, fosfoglucomutasi ecc.). ...
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tosilfenilalanilclorometilchetone In biochimica, composto chimico complesso capace di inibire le proteasi a serina (➔ proteine), quali la chimotripsina, la tripsina e l’elastasi. L’inibizione si verifica [...] a seguito dell’alchilazione di un residuo specifico di istidina, indispensabile per l’attività catalitica di questi enzimi. ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...