Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Leonardo Bruni
Concetta Bianca
La traduzione latina degli Oeconomica attribuiti ad Aristotele, compiuta da Leonardo Bruni nel 1420-21, ha avuto una larghissima diffusione e fortuna, tanto da costituire [...] : i precetti che riguardano i costumi (mores), quelli che riguardano la vita della famiglia (res familiaris) e quelli che riguardano la vita pubblica (respublica), secondo un impianto coerente che giustifica il progetto di traduzioni dei tre testi ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] stava insinuando una concezione allargata della respublica; una concezione che stava comprendendo (28 ottobre 1595); ivi, Compilazione leggi, I, b. 230, c. 191v; F.C. Lane, Public Debt, p. 323.
87. A.S.V., Procuratori di S. Marco, Supra, b. 48, ...
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Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] denunciando l'assenza di volontà politica; per parte loro, "essi sono ansiosi di salvare il servizio pubblico": la respublica non è finita (74). La frattura era irreparabile. Come dice giustamente Alberto Tenenti, "la realtà storica di Venezia ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] romano, che all'epoca della sua maggiore estensione aveva portato l'intero mondo mediterraneo sotto la sovranità della respublica romana e del successivo Impero dei Cesari. Diversissimi possono essere le forme e i metodi del dominio esercitato ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] il linguaggio di una tradizione che è inevitabilmente giuridica, risalendo al mondo dei principi fondanti della "respublica" romana: si tratta dell'"utilitas". Il concetto rimanda, nel suo corrispettivo antitetico, "inutilitas", ad una tradizione ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
UNIONE EUROPEA
Sergio Romano e Roberto Santaniello
Aspetti istituzionali di Sergio Romano
Introduzione
Ogni storico dell'integrazione europea ricerca nel passato le sue origini più lontane e attribuisce [...] insieme alla creazione di un ordine ideale e razionale. Hanno un piede nel passato (il Sacro Romano Impero, la Respublica christiana) e un piede nel futuro. Alla fine della prima guerra mondiale, ad esempio, il dibattito sull'unità europea ...
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di Giovanni Sartori
Opinione pubblica
sommario: 1. Inquadramento storico. 2. Pubblica opinione e democrazia. 3. La formazione dell'opinione. 4. Policentrismo e requisiti dell'autonomia dell'opinione. 5. [...] anche perchè investe oggetti o materie che sono di natura pubblica: l'interesse generale, il bene comune e, in sostanza, la respublica.
Anche se il nome viene coniato alla metà del sec. XVIII, è lecito sostenere che la cosa è sempre esistita, seppur ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] Sforzas, Oxford 1988, pp. 35-213 passim;V. E. Maltese, Osservazioni critiche sul testo dell'epistolario greco di F. F., in Respublica litterarum, XI(1988), pp. 207-213; Id., Appunti sull'inedita "Psychagogia" di F. F., ibid., XII(1989), pp. 105-113 ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] chiaro, probabilmente nemmeno a lui, quello che doveva esserne ex hypothesi il termine, se non lato sensu la fine della respublica senatoria, perché il principato segna, nell'esegesi desanctisiana, la fine della libertas: e, usava dire, dove non c'è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] inaugurali. I-VI, a cura di G.G. Visconti, 1982, p. 146). Evocando il nobile ecumenismo di un’ideale «Respublica litteratorum», il filosofo che «aggiunge di suo qualcosa al patrimonio comune» (de suo in commune confert) può legittimamente proclamare ...
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pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...