FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] Sforzas, Oxford 1988, pp. 35-213 passim;V. E. Maltese, Osservazioni critiche sul testo dell'epistolario greco di F. F., in Respublica litterarum, XI(1988), pp. 207-213; Id., Appunti sull'inedita "Psychagogia" di F. F., ibid., XII(1989), pp. 105-113 ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] si presentano alquanto deboli: così, ad esempio, ad una Firenze esaltata dal Bruni come erede dalla "virtus" della o respublica romana", il D. contrappone una Milano che ha avuto l'onore di vedere incoronatì glì imperatori entro le sue mura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] Roma e le sue guerre non erano state qualcosa di estraneo, appannaggio di un ceto dominante, ma erano diventate appunto una respublica. Perciò, la disunione fra plebe e patrizi aveva fatto Roma potente, in quanto su Roma si era riversato l’interesse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] l’allargamento della partecipazione politica aveva consolidato lo Stato romano e avrebbe potuto coinvolgere i maggiorenti nella respublica veneziana. Queste idee sono riprese in Suggerimento per la perpetua preservazione della Repubblica di Venezia ...
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FILETICO (Filettico), Martino
Concetta Bianca
Nacque a Filettino (od. prov. di Frosinone) da Antonio e Anna intorno al 1430. Con gli anni dovette trasferirsi a Ferentino e ivi eleggere la propria dimora: [...] VI, in Rassegna degli Arch. di Stato, XI, (1980), pp. 120, 126; P. Parroni, Maestri di grammatica a Pesaro nel Quattrocento, in Respublica litterarum, V(1982), pp. 210 s.; E. Dell'Oro, Il "De poetis antiquis" di M. F., in Orpheus, n.s., IV (1983 ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] si era congratulato con lui della legazione a Bruges, "vereri te ne studium illud acre nostrum, quod litteris impendimus, respublica mihi detrahat, omnino difficilem rem proponis et unde me satis commode non explico. Caeterum fido Deo in tantum ut ...
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GAURICO, Pomponio
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1481 ed il 1482 a Gauro, uno dei "casali" della contea di Giffoni (presso Salerno) posseduta allora dai d'Avalos, da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] di archeologia, lettere e belle arti, XVI (1891-93), pp. 145-261; R. Klein, La forma e l'intelligibile, Torino 1975, pp. 251-297; Gallo, P. G. e la poesia umanistica meridionale in lingua greca, in Respublica litterarum, XIII (1990), pp. 93-100. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di stanchezza. Tacito è amaro; non riesce a comprendere l’Impero e tuttavia ne sente la necessità: nostalgico della vetus respublica, nel suo realismo politico sa che il principato è una realtà inevitabile e che sarebbe anacronistico sperare in un ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] , dovevano rifarsi al vecchio diritto romano, a un ideale sia pure approssimativo della classicità (per questo rinasce il termine respublica, e ogni Comune si cerca o si inventa un fondatore romano). In questa opera di rinnovamento ebbero forse una ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] a definir «giudizio di Dio» la congiura delle Idi di Marzo, mentre distingueva lucidamente fra l'autocrazia e la respublica, fra il suicidio libertario, cattolicamente riprovato, di Catone o di Bruto e l'ideale vittoria perpetua dei vinti di ...
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pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...