repubblicanesimo
Tradizione di pensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] tra sé associate per osservare la comunanza degli interessi nella giustizia, che detengono collettivamente il potere e dispongono di eguali diritti. Questo ideale repubblicano, di cui fanno prova Sallustio, ...
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MALATESTA, Errico
Giampietro Berti
Nacque a Santa Maria Capua Vetere, in Terra di Lavoro, il 4 dic. 1853 da Lazzarina Rastoin e Federico. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali in un collegio diretto [...] tuttavia terminare gli studi.
Una precoce passione politica lo portò ad aderire, quattordicenne, al repubblicanesimo mazziniano. Razionalismo, positivismo, libero pensiero, democraticismo e garibaldinismo furono i principî caratterizzanti la sua ...
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Partito radicale (PR)
Formazione politica italiana, espressione della sinistra liberale, sorta nella seconda metà del 19° sec., e poi, in forme nuove, nel 1955.
Il PR nell’Italia liberale
Fondato alla [...] del lavoro (1879); con Cavallotti si schierò contro l’autoritarismo crispino (1890-98), ma, ai limiti fra repubblicanesimo e socialismo, non seppe qualificarsi di fronte all’elettorato come forza politica autonoma e nettamente configurata. Sotto la ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] sacerdote. Cappellano di corte dal 1826, divenne presto noto per gli studi teologici e per la professione di repubblicanesimo (nel 1834 la rivista mazziniana Giovine Italia pubblicò la sua lettera Della repubblica e del cristianesimo). Arrestato ed ...
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Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario.
Il concetto di d., illustrato già da Aristotele nella Politica (il despota deve seminare discordia [...] l’accettazione dell’assolutismo come forma di governo. Un diverso modo di concepire il d. ha origine nel repubblicanesimo rinascimentale e si alimenta della mitica opposizione, nella storiografia di Roma antica, tra libertà repubblicana e dispotismo ...
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dispotismo
Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto per la legge. Il d. è uno dei concetti politici che, illustrato [...] delle riforme. Un diverso e non meno importante modo di concepire il d. ha le sue prime origini nel repubblicanesimo rinascimentale e si alimenta del motivo tacitiano e anticesariano che sta alla base della mitica opposizione, nella storiografia di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] cita il proverbio, la «voce del popolo assomiglia alla voce di Dio», in quel capitolo, che rivela il suo repubblicanesimo, dove spiega la diversa scansione temporale della virtuosa politica:
E se i principi sono superiori a’ popoli nello ordinare ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] comunità politica (v. Rawls, 1993; tr. it., pp. 177-78). Di certo si può affermare che la versione di repubblicanesimo più affine al comunitarismo è la prima, anche se rimane comunque problematico stabilire con precisione in che cosa questi due 'ismi ...
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di Gianfranco Pasquino
È impossibile definire e analizzare la d. senza, al contempo, definire, in sé e per contrasto, la sinistra e analizzarla nelle sue differenze rispetto alla destra. È quanto hanno [...] di lunga data, e la loro opposizione all'europeismo criticato anche come reincarnazione del cosmopolitismo, ovvero, del repubblicanesimo cosmopolita, considerato, in larga misura a ragione, l'ideologia della o delle sinistre. Talvolta, il superamento ...
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PISCEL, Antonio
Mariapia Bigaran
PISCEL, Antonio. – Nacque a Rovereto (Trento) il 4 marzo 1871 da Antonio e da Giuliana Redolf.
Il padre, imprenditore serico ed esponente della vita pubblica cittadina, [...] alla quale fu sempre unito da un forte legame, Enrica Sant’Ambrogio: era una donna educata ai valori del repubblicanesimo e della Rivoluzione francese, direttrice didattica di una scuola femminile e amica di Maria Montessori. Alla pedagogia di quest ...
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repubblicanesimo
repubblicanéṡimo s. m. [der. di repubblicano]. – Aspirazione, tendenza a forme di governo repubblicane, con riferimento a singoli individui o ambienti, a determinati periodi storici.
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...