ABBATE (Abate), Antonino
Carmelina Naselli
Nato a Catania il 14 ag. 1825 da Nicola, fu insegnante di scuola privata. Repubblicano di tendenza mazziniana, affiliato a società segrete, nel 1848 espose [...] nel 1860 a Catania da G. Verga e da N. Niceforo, con tendenza garibaldina e filosabauda, ma poi ritornò al repubblicanesimo sotto l'influenza dell'amico Gioacchino Paternò Castello, principe di Biscari, esponente del partito d'azione, sì che il Verga ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] con un apporto alla tendenza federalista.
Toni critici si riscontravano infatti verso la componente mazziniana del repubblicanesimo nel suo opuscolo precongressuale La democrazia fossile ed il partito repubblicano (Genova 1878), che contrapponeva il ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] della dottrina hegeliana fu tra i presupposti teorici dell'evoluzione del suo pensiero dall'originario repubblicanesimo verso una concezione autoritaria dello Stato, mentre il processo di unificazione italiana indirizzò il suo patriottismo ...
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CEFALI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Letterato siciliano, fu attivo in Polonia come segretario del maresciallo Jerzy Lubomirski, partecipando vivamente alle lotte fra la Corona e la classe nobiliare.
Mentre [...] . Opponendosi polemicamente al Bodin, il C. si muove sulla linea dei teorici veneziani dello Stato misto. Il suo repubblicanesimo che trova largo riscontro nel pensiero polacco del tempo, è d'impronta aristocratica: il nerbo dello Stato sono le ...
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CAMPI, Luigi
Claudio Mutini
Nacque a Mirandola da Gregorio e da Maria Lucrezia Santi nell'anno 1732.
Seguì nella città natale regolari corsi di grammatica e di eloquenza, favorito dalle agiate condizioni [...] solco di quella trattatistica gesuitica che volle costituire l'ala sinistra dello schieramento conservatore nei confronti del repubblicanesimo francesizzante e rivoluzionario. È chiaro però che all'ex gesuita mirandolano manca l'acutezza mimetica di ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] scritte..., Venezia 1569, II, f. 130v). L'esperienza romana arricchì questo schema iniziale e accentuò un austero repubblicanesimo, tendente a negare il privilegio della nascita e del censo, e a sostenere il riconoscimento della dottrina e della ...
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FONTANA, Ferdinando
Rossano Pisano
Nacque a Milano il 30 genn. 1850 da Carlo.
Il padre, pittore scenografo di comprovata maestria, si era votato ben presto a un'esistenza errabonda per esercitare il [...] dell'odio, da lui contrapposto al Canto dell'amore del Carducci con cui questi aveva preso le distanze dal repubblicanesimo militante, auspicando la ricomposizione indolore dei conflitti di classe. Steso frettolosamente a Parigi il 17 genn. 1878 e ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] del giornale interrotto nel 1849, intendeva incarnare ed esprimere l'evoluzione (non solo del L.) dal repubblicanesimo quarantottesco al successivo e più maturo lealismo annessionistico.
A questa amara e disillusa evoluzione politica corrispondeva ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] Ciò rispecchia sia mutamenti di fatto (fine della funzione della città-Stato), sia delusioni personali e la lealtà ai valori del repubblicanesimo cittadino.
Nel 1533 il G., insieme con altri esuli, si vide inasprire il confino e si ridusse a Bibbiena ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] ne valutava molto positivamente l'operato: sul piano interno, per la giustificazione da lui fornita del passaggio dal repubblicanesimo alla monarchia, e sul piano internazionale, per l'affermazione definitiva dell'Italia come potenza. Senz'altro più ...
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repubblicanesimo
repubblicanéṡimo s. m. [der. di repubblicano]. – Aspirazione, tendenza a forme di governo repubblicane, con riferimento a singoli individui o ambienti, a determinati periodi storici.
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...