Husainidi
Dinastia regnante in Tunisia dal 1705 fino alla proclamazione della Repubblica nel 1957. Ne fu fondatore Husain ibn ‛Ali, di origine turca, che assunse il titolo di bey ottenendo dallo Stato [...] ottomano che fosse ereditario. Gli H. furono al potere durante il periodo del protettorato francese e furono deposti dall’Assemblea costituente, dopo l’indipendenza ...
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Generale e patriota (Squillace 1783 - Torino 1855), fratello di Florestano. Combatté nella Repubblica Napoletana (1799), poi contro i Borboni a fianco di Napoleone e di G. Murat. Guidò i moti carbonari [...] fatti di Napoli del 15 maggio, rifiutò di ubbidire e seguito da 2000 uomini raggiunse Venezia, dove il governo di quella repubblica lo nominò generale in capo dell'esercito. Caduta la città (1849), P. esulò a Corfù, Malta, Genova, Parigi; qui scrisse ...
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(ceco Čechy, ted. Böhmen) Regione storico-geografica dell’Europa centrale (ca. 53.000 km2 con 6.250.000 ab. stimati al 2007); costituisce la sezione occidentale della Repubblica Ceca con la capitale, Praga.
Delimitata [...] 1848). Vienna rispose instaurando un regime di rigido centralismo, mantenuto sino al crollo asburgico (1918), quando la B. entrò a far parte della Cecoslovacchia (➔).
Per la letteratura, l’arte, l’architettura e la musica della B. ➔ Ceca, Repubblica. ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] , Pompeo (il quale sposò la figlia di C., Giulia) e Crasso. I tre dominarono effettivamente, sebbene illegalmente, la repubblica. C. fu eletto console per il 59. Fece approvare una legge agraria che ordinava la distribuzione delle terre ancora ...
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Uomo di stato turco (Smirne 1884 - Ankara 1973). Ufficiale di stato maggiore, si schierò alla fine della prima guerra mondiale al fianco di Kemal Atatürk, che iniziava in Anatolia la lotta per l'indipendenza, [...] considerato il più fido collaboratore di Kemal. Alla morte di questo (1938), gli successe (11 nov.) nella presidenza della Repubblica sino al 21 maggio 1950, quando si ritirò per la sconfitta elettorale del Partito repubblicano del popolo e passò a ...
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(App. IV, I, p. 226)
La Repubblica del Popolo di B.D. è una creazione politica, poiché i suoi confini non concludono uno spazio fisicamente o culturalmente unitario. Comunque la massima parte del territorio [...] magra nei mesi di febbraio (Brahmaputra) e di aprile-maggio (Gange) e in piena entrambi in agosto.
La gerarchia amministrativa della repubblica del B.D. è assai complessa. Stanno in testa le divisioni, in numero di 4; quindi succedono le 21 regioni ...
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Rivoltosi brasiliani («straccioni»), che nel 1835 proclamarono in alcuni Stati meridionali la Repubblica di Rio Grande o Catarinese. Soltanto nel 1845 il governo brasiliano riuscì a sottomettere gli insorti, [...] che accettarono poi l’amnistia ...
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Uomo politico (Guateque, Colombia, 1881 - Roma 1937); fu il primo presidente della repubblica liberale (1930-34) dopo il lungo periodo di potere dei conservatori. Con l'aiuto di tecnici statunitensi tentò [...] di risanare le finanze, arginando la depressione economica ...
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Uomo politico italiano (Firenze 1909 - Roma 1969). Combattente in Spagna contro la Repubblica e, durante la seconda guerra mondiale, sul fronte russo, nel dopoguerra fu tra i fondatori del Movimento sociale [...] italiano. Deputato (1948-69), fu segretario del partito dal 1953 al 1969 ...
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(o altilucco) Moneta d’argento del valore di 3 grossi coniata dalla Repubblica di Ragusa (Dalmazia) dal 1627 al 1701, che ebbe corso fino al 1706. Al dritto porta l’effige di s. Biagio mitrato, al rovescio [...] l’indicazione del valore, una raffigurazione della città tra due stemmi e il millesimo ...
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repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...
underdog s. f. e m. Chi, partecipando da sfavorito a una competizione, sportiva o extrasportiva (per es., elezioni politiche), riesce a sovvertire i pronostici. | Persona svantaggiata. ◆ Perché Truman ha vinto? Questa la domanda che molti si...