BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] , II, Bari 1932, p. 279 (num. del 1° apr. 1765); Agenti segreti veneziani nel '700, a cura di G. Comisso, Milano 1945, pp. 98-100; J. 1853, col. 148; G. Dandolo, La caduta della repubblica di Venezia e i suoi ultimi cinquant'anni, Venezia 1855, ...
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DONNO (Di Donno), Ferdinando
Maria Teresa Biagetti
Nacque a Casalnuovo (oggi Manduria, prov. di Taranto), nella provincia salentina, da Giovanni e Medea d'Agostino, entrambi di famiglia nobile, il 25 [...] scoperto intento celebrativo rintracciabili sia nella dedica generale alla Repubblica veneta sia nel fatto che ogni canto è il ballo, occasione per il D. di nominare tutte le dame veneziane e scoprire così l'intento mondano del poema. La scena del ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] parte attiva e un'azione diretta nelle vicende della Repubblica, giunto al culmine della sua posizione nello Stato e Agostini, Notizie istorico-critiche intorno la vita e le opere degli scrittori veneziani. ..., II, Venezia 1754, pp. 28-134; G. M. ...
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FEDELE (Fedeli), Cassandra
Franco Pignatti
Nacque a Venezia probabilmente nel 1465 da Angelo e Barbara Leoni, veneziana.
La famiglia paterna, originaria di Milano, era stata tra i seguaci dei Visconti; [...] da Vimercate. La sovvenzione concessa dal governo della Repubblica dovette essere tuttavia poca cosa, dato che il s. 3, IV (1895), pp. 386-94; C. Cavazzana, C. F. erudita veneziana del Rinascimento, in Ateneo veneto, XXIX (1906), 2, pp. 74-91, 249-75 ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] retori, gli scrittori di morale, gli storici; i loro testi la Repubblica di Platone, l’Etica nicomachea e le altre opere morali di Aristotele, fiorentine; dal particolare portato della nuova pittura veneziana, nelle sue ricerche sulla luce e sul ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] trita valorizzazione dell'esperienza costituzionale veneziana, con una spocchia, però, che segna un passo indietro rispetto alle argomentazioni cinquecentesche. In queste, almeno, la convinzione della superiorità della Repubblica era in certo qual ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] Dio» (pp. 56-7). Il Possevino si riferiva al fatto che al momento della rottura tra la Repubblica e la Sede Apostolica i librai veneziani avevano chiesto alla Serenissima Signoria il permesso di pubblicare il De censuris di Francisco Suarez e che ne ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] , 1944-1946, in due volumi.
Risente ancor molto della tradizionale impostazione storiografica sulla decadenza veneziana MASSIMO PETROCCHI, Il tramonto della repubblica di Venezia e l'assolutismo illuminato, Venezia, Dep. di Storia Patria, I 950; ha ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] del M. soprattutto alla sua ambizione dopo la caduta della repubblica, di «rientrar in uffizio», e alla perversità dei tempi , abilmente accusati e ingranditi dall'avversa propaganda veneziana, destarono tanto sospetto e terrore all'intorno ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] instaura un parallelo tra l'Accademia e la Repubblica).
Su questa falsariga, rafforza l'impressione di G.F. L. senator veneto, Venezia 1663; E.A. Cicogna, Saggio di bibliografia veneziana, Venezia 1847, pp. 363 s., 443, 551, 558; A. Neri, Intorno a ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
s. f. [der. di serrare]. – 1. L’atto del serrare. Ant. e raro in senso generico, è com. soltanto in alcune accezioni particolari: a. La s. del Maggior Consiglio, colpo di stato con cui, nel 1297, l’aristocrazia veneziana precluse alle classi...