costituzione mista
Gennaro Sasso
Polibio
Se di quel che M. scrisse in Discorsi I ii distinguendo tre forme di governo (il monarchico, o di uno, l’aristocratico, o di pochi, il democratico, o di molti) [...] , a schematizzarla, se si vuole, in modo rigido, rendendola facilmente fruibile in riferimento non solo alla questione della Repubblicaromana e delle sue tendenze espansive, ma anche alla teoria politica dei governi e del loro interno equilibrio, di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] la più illuminata» (Le Costituzioni italiane, 1958, p. 87). Parimenti eteronoma è la genesi della costituzione della Repubblicaromana (20 marzo 1798), nel cui articolato normativo i redattori francesi si spinsero a formalizzare il dominio politico ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] cattolica era condizione necessaria al godimento dei diritti politici (art. 25), mentre significativamente sotto la Repubblicaromana la Costituzione affermava la natura laica dello Stato, inscindibile dalla sua natura democratica: "Dalla credenza ...
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NATHAN, Ernesto
Fulvio Conti
– Nacque a Londra il 5 ottobre 1845 da Moses Meyer e da Sara Levi.
Il padre, nato il 22 aprile 1799 a Rodelheim, presso Francoforte sul Meno, era un agiato mercante e agente [...] da Giuseppe Petroni e il cui primo numero apparve il 9 febbraio 1871 nell’anniversario della proclamazione della Repubblicaromana del 1849. Esprimendosi ancora prevalentemente in inglese, Nathan non collaborò con propri articoli a La Roma del Popolo ...
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ORLANDO
Michele Lungonelli
– Famiglia di imprenditori di origine siciliana, trapiantata in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento, legò le sue sorti, per più generazioni, allo sviluppo della cantieristica [...] (n. 1818), Giuseppe (n. 1820) e Paolo (n. 1824) prese parte ai moti insurrezionali in Sicilia e alla costituzione della Repubblicaromana, ma dopo la sconfitta e il ritorno dei Borboni si vide costretto all’esilio; optò allora per il capoluogo ligure ...
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grandi e popolo
Giovanni G. Balestrieri
Il pensiero politico di M. è percorso da una visione dicotomica della società. Molteplici sono i luoghi, sia del Principe sia dei Discorsi, in cui egli ricorda, [...] mista che Sparta invece ricevette «ad un tratto» da Licurgo.
Come si vede, è la fase costituente della repubblicaromana quella in cui M. ha inizialmente scorto il positivo dispiegarsi del conflitto sociale. Una più ravvicinata lettura del cap ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] del Reinhard, a invitare formalmente il pontefice a lasciare la Toscana ove si era rifugiato dopo la costituzione della RepubblicaRomana. In seguito all'occupazione di Firenze, il F. con gli altri ministri partì per Palermo, ove rimase fino all ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] civile, s.l. 1855; Sicilia e Piemonte: lettere ad un amico in Sicilia, ibid. 1857; Dei fatti più notevoli della Repubblicaromana, ibid. 1857; La storia d'Italia narrata ai giovanetti, ibid. 1857; Le forze liberatrici d'Italia nella probabilità della ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] erede al trono.
Già da febbraio, con la proclamazione della Repubblicaromana, era iniziato l’esilio di Pio VI, che si concluse , senza nominarlo, Napoleone in risposta all’annessione degli Stati romani all’Impero francese. Nella notte fra il 5 e il ...
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BUONAIUTI, Baldassarre, detto Marchionne (Marchionne di Coppo Stefani)
SSestan
Cronista fiorentino, nacque a Firenze nei primi mesi del 1336, figlio di Coppo Stefani de' Buonaiuti e della sua seconda [...] re franchi, per tornare poi indietro ad Enea. Comune è nel Villani e nel B. quel salto di quattro secoli di storia della Repubblicaromana, che era probabilmente nella loro fonte. Ma c'è nel B. (rubr. 17) e manca nel Villani il cenno allo scudo con l ...
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repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...