TROTZENDORF, Valentino
Giovanni Calò
Propriamente Friedland di cognome, mutato più tardi in quello di T. dal villaggio Troitschendorf, presso Görlitz, dove nacque il 14 febbraio 1490. Maestro tra i [...] in cui era caduta.
Notevole l'organizzazione disciplinare della scuola, che prendeva a modello quella politica della repubblicaromana, con spunti tolti dalla Grecia. Nella vita, nell'ordinamento e nella disciplina delle 6 classi, ciascuna divisa ...
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PROVOCAZIONE
Edoardo Volterra
. Diritto romano. - Provocatio in senso tecnico designa il trasferimento di una causa davanti all'autorità giudiziaria (Gaio, IV, 16; 93; 95; 165; 166; Dig., XXVIII, 8, [...] l'appello che si rivolge al popolo su una condanna penale. L' istituto si trasforma ben presto, in un'arma politica formidabile nella storia della repubblicaromana e ha una grande importanza nello sviluppo del diritto penale. All'epoca della ...
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GAGLIUFFI, Marco Faustino
Eleonora Zuliani
Improvvisatore e latinista, nato nel 1765 a Ragusa di Dalmazia, morto a Novi Ligure nel 1834. Entrato a Roma nell'ordine degli scolopî, per alcuni anni insegnò [...] G., l'ultimo dei nostri più ragguardevoli latinisti), in Rad, CXCIV (1912); L. Rava, Il cittadino G. Presidente della RepubblicaRomana nel 1798, in Nuova Antologia, maggio 1919; G. Giannini, Un insigne latinista, in Archivio storico per la Dalmazia ...
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QUINARIO (quinarius, quinarius nummus)
Secondina Lorenzina Cesano
Numismatica. È in origine la moneta di argento della repubblicaromana del valore di 5 assi, la metà del denaro che valeva 10 assi, secondo [...] ac semisse". Ma di poi diventa nome generico per indicare la moneta romana d'argento e poi d'oro che è la metà del pezzo si ha il quinario d'argento e d'oro dell'impero romano.
Nella repubblica il quinario porta il segno del valore V = 5 e poi Q ...
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SOSO (Σῶσος, Sosus)
Giovanni Patroni
Musaicista, che si crede di Pergamo solo perché si ha notizia della sua attività in quel palazzo reale. Il suo lavoro principale costituiva anche una singolarità [...] volgare. Tuttavia al capriccio degli antichi, forse soprattutto ai nuovi ricchi dell'età alessandrina e della fine della repubblicaromana, non dispiaceva il veder raffigurate simili lordure, talché si trovano varie imitazioni del pavimento di S., e ...
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RIMA, Tommaso
Arturo Castiglioni
Medico, nato l'11 dicembre 1775 a Mosogno nel Canton Ticino, morto a Venezia il 26 febbraio 1843. Destinato alla carriera ecclesiastica, studiò dapprima a Locarno poi [...] Giovanni in Laterano. Nel 1790 era stato nominato chirurgo di Albano, nel 1799 divenne chirurgo maggiore nell'esercito della RepubblicaRomana, passò quindi a prestare servizio nell'esercito napoleonico, fu con Napoleone a Digione e a Marengo, poi in ...
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SCIFONI, Felice
Guido Mazzoni
Uomo politico e letterato, nato il 21 settembre 1802 a Roma, dove morì il 6 febbraio 1883. Ardente e illibato patriota (come tra il resto attesta la dedica che Carlo Rusconi [...] (Prato 1838). Tra le opere di compilazione è anche una Storia dell'Italia antica fino alla fine della RepubblicaRomana (Firenze 1871). Una commovente testimonianza d'affetto rese, nel suddetto Dizionario, alla moglie Ida Botti, pittrice (nata a ...
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KUMANIECKI, Kazimierz
Filologo classico polacco, nato il 18 maggio 1905 a Cracovia, nella cui università studiò con K. Morawski e T. Sinko; dopo viaggi di perfezionamento in Germania, Francia e Italia, [...] (ediz. teubneriana del De oratore, 1969; Cyceron i jego współcześni, 1959: trad. it. Cicerone e la fine della repubblicaromana, 1972). È autore di una storia della cultura classica (Historia kulturij starożytnej Grecji i Rzimu, 1955; 19673), molto ...
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RUSCONI, Carlo
Guido Mazzoni
Patriota e letterato, nato a Bologna il 19 marzo 1819, ivi morto il 22 maggio 1889. Deputato nell'Assemblea della RepubblicaRomana e ministro per gli Affari esteri nel [...] 1849, quindi esule in Inghilterra, dopo la costituzione del Regno d'Italia fu consigliere di stato.
Il suo libro La RepubblicaRomana (Torino 1850, due voll. con documenti) fa onore a lui anche come scrittore politico; meno valgono le autobiografiche ...
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VENTURA, Gioacchino
Giuseppe De Luca
Sacerdote teatino, nato a Palermo l'8 dicembre 1792 di nobile famiglia, morto a Versailles il 2 agosto 1861. Entrato fra i teatini nel 1817, cominciò come predicatore [...] liberaleggiante: stava per l'idea guelfa e per una confederazione degli stati italiani, sotto la presidenza del papa. Riconobbe la RepubblicaRomana, e non sempre ebbe per Pio IX parole rispettose; nel 1849 fuggì a Montpellier e poi nel 1851 a Parigi ...
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repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...