RISORGIMENTO
Giuseppe Talamo
(XXIX, p. 434; App. III, II, p. 622)
Gli studi sul R. hanno ricevuto un innegabile impulso dalle celebrazioni centenarie dell'unificazione politica italiana, che diedero [...] pp. 3-33, 35-103); La storiografia sull'Italia contemporanea. Atti del convegno in onore di G. Candeloro, Pisa 9-10 novembre 1989, a La coccarda e le campane. Comunità rurali e repubblicaromana nel Lazio (1848-1849), ivi 1988; M. Brignoli, Massimo d ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] politica italiana, condussero però al fallimento, culminato col sacco di Roma del 1527.
In seguito il bisogno di pace e di accordo con la aspetti autoritari soprattutto dopo il crollo della Repubblicaromana (1849).
Ma oramai premeva il moto unitario ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] e quello archivistico. In una statistica del1849 elaborata per una commissione d’inchiesta inglese politicians, in Donne e politica negli ultimi anni della repubblicaromana (1895) ricordava che nella lotta elettorale tardorepubblicana
anche le ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] per opera di Luigi Desanctis, chiamato proprio a questo scopo, dato che dopo il 1849, con la reazione ai moti del 1847-1848 e la fine della Repubblicaromana, molti democratici italiani si rifugiarono a Ginevra. Alcuni di loro, come Costantino Reta ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] aveva sottolineato il carattere intangibile del patrimonio di Pietro già all’indomani delle vicende della Repubblicaromana, con l’enciclica Nostis et Nobiscum (8 dicembre 1849), pubblicata durante il suo esilio a Gaeta, e ne aveva fatto in seguito ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] parlamentare, non di meno, proseguì sino al marzo del1849, quando Ferdinando II pose davvero fine all’esperimento Repubblicaromana, in larga parte invece plaudì. Curiosamente, proprio come ai tempi del colpo di Stato dello zio, anche il brumaio del ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] contrapposizione con i loro «poteri costituiti» (fino all’estremo di quello della RepubblicaRomana), e dall’altro erano naufragati miseramente con la restaurazione del1849. Nel Regno di Sardegna il parlamentarismo si era fatto strada non senza ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] del1849 tra Austria e Regno di Sardegna, era stato nominato consigliere del spada di Damocle che è la questione romana, la quale non sarà sciolta se non Repubblica. E riguardo a Nigra, si ricordi come fu ancora capace di difendere gli interessi del ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] Verri definisce l’«assemblea generale di tutti i popoli della RepubblicaRomana» (cit. in Fruci 2010, p. 92). Il , Ricordi e scritti di Aurelio Saffi, 4° vol., 1849-1857, pubblicati per cura del Municipio di Forlì, Barbèra, Firenze 1899.
S. Soldani, ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] N. aprì le porte ai Romani che con essa conclusero (326) del 15 maggio 1848 e la sottomissione della Sicilia nel maggio 1849. del governo provvisorio si dimisero. Indebolita dalle scelte di Parigi, che non la sosteneva adeguatamente, la Repubblica ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
alberetto
alberétto s. m. [dim. di albero2]. – 1. Piccolo albero; con accezioni più tecniche, in agraria, albero alto da 2 a 10 m, come l’albicocco o il pesco, o albero di pochi anni, coltivato in vivaio, che si trapianta a dimora per avere,...