GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] Malipiero, accolse l'offerta della versione delle Leggi di Platone dedicata da G. alla Repubblica, nella cui costituzione egli vedeva un riflesso della normativa istituzionale di Platone. Nel 1461 scrisse una consolatoria a Iacopo Antonio Marcello ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sofisti
Aldo Brancacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età dei sofisti è caratterizzata dall’emergenza del soggettivismo in campo [...] .
La ricostruzione del suo pensiero politico è resa estremamente incerta dal dubbio se le note tesi che Platone gli attribuisce nel primo libro della Repubblica gli spettino davvero. Senza entrare qui in tale complessa questione, ci si può limitare a ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] nell’agone politico, si ritrova anche la prima formulazione della “teoria costituzionale a sei”, destinata a ricomparire nella Repubblica di Platone: nel dibattito persiano (3, 80-82), ambientato nel 522 a.C. circa, i tre interlocutori parlano a ...
Leggi Tutto
Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] IV XXV 9.
Da Senect. V 13 D. attinge invece la precisa notizia che Platone visse fino a 81 anni (Cv IV XXIV 6), da Senect. XIX 70 nelle leggi cosa che potesse nuocere al bene della repubblica. L'ammonimento ai giudici che devono rettamente applicare ...
Leggi Tutto
In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] del quale è giusto sopportare anche ciò che è ingiusto, pur di non commettere ingiustizia. Platone, che per bocca di Socrate parla, ribadisce nella Repubblica questa visione della g. come ‘virtù’. Ma dell’idea più antica resta traccia: nell’immagine ...
Leggi Tutto
CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] lasciare l'Ordine cui doveva la sua prima formazione platonico-agostistiniana, l'interesse per la cultura francese e per veneziano in cui il C. si muove fra patrizi della Repubblica, ambasciatori europei, lettori colti e curiosi e librai attenti alle ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La circolazione delle opere: i papiri filosofici e logici
Maria Serena Funghi e Ermelinda Valentina Di Lascio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in [...] di P.Oxy. XV 1808 della fine del II secolo che contiene il libro VIII della Repubblica. Importante anche la presenza di parafrasi o commenti del testo platonico: il caso del rotolo di un anonimo commentatore medioplatonico al Teeteto (BKT II), che in ...
Leggi Tutto
metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] , e dunque della scienza, è la conoscenza dell’idea del bene (Repubblica, VI, 534 b-d). La contrapposizione fra l’idea o forma d-242 a; 247 d-e). Contrariamente a quanto avviene in Platone, Aristotele riconduce sia il divino sia l’uno all’essere, che ...
Leggi Tutto
MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] ), ne difende le virtù sapienziali, appellandosi alla dottrina platonica del furor poetico. Nell'ultima giornata il dialogo si di una riforma della Chiesa, modellata sul mito della Repubblica di Venezia.
Nella produzione volgare del MANTOVA BENAVIDES, ...
Leggi Tutto
CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] favorevoli ai grandi progetti, poiché ormai l'esistenza stessa della Repubblica era minacciata dall'avanzata degli Austro-Russi; e il C 1804 fu iscritto nel Collegio elettorale dei dotti, platonica designazione per elezioni mai tenute; e sul finire ...
Leggi Tutto
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...
repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...