Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] di una monarchia) o cittadino (se si tratta di una repubblica). Dopo la rivoluzione francese, per le analogie semantiche che li piemontese, o cisalpina, o veneziana, o romana, o napoletana. Ma poi, quasi subito, essenzialmente tutti quelli che parlano ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] , il Tolomei di Siena), scuole rinomate come quella napoletana di Basilio Puoti, e successivamente all’Unità i licei egli in esilio per esser stato ministro delle Armi in quella Repubblica, dovrà attendere l’unificazione non solo per tornare a casa, ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] agli Stati padani annessi nel 1859 e alle Province Napoletane nel 1860: sancita da don Margotti sulla «Unità tra ceti medi e popolo, come era avvenuto nella Terza Repubblica di Combes, che aveva comportato una profonda spaccatura tra Stato ...
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LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Secondogenito e primo figlio maschio (la sorella Giovanna era nata nel 1371) di Carlo, successivamente re Carlo III, d'Angiò Durazzo e di [...] alleanza contro il re dei Romani, trovandosi la Repubblica di Venezia dal 1409 in aperto conflitto con chiesa e il monastero di S. Giovanni a Carbonara, in Arch. stor. per le provincie napoletane, n.s., IX (1923), pp. 5-219, spec. pp. 33-43; A. ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] racconto della Cronaca di Partenope, arricchito dall'esperienza che i napoletani avevano avuto del duro assedio subì-to da parte di momento critico della storia romana precedente alla caduta della repubblica, si apre il libro XVIII, con cui si ...
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Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] inchieste sulle Condizioni economiche ed amministrative delle province napoletane e su La Sicilia nel 1876 e negli il Mezzogiorno
La fine della guerra e l'istituzione della Repubblica rappresentano per il Mezzogiorno un momento di profonda svolta. Il ...
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Mezzogiorno
Cristo non si è fermato a Eboli
Luci e ombre dell'economia meridionale
di Sandro Bonella
16 luglio
L'annuale Rapporto sull'economia del Mezzogiorno della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo [...] Suez alle economie del Medio Oriente - l'antico Levante delle Repubbliche marinare - e dei paesi emergenti del Sud-Est asiatico. C unità italiana contro i nostalgici della secolare indipendenza napoletana, che attribuivano allo Stato unitario i mali ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] -1902; G. Cogo, Delle relazioni tra Urbano VI e la repubblica di Genova, "Giornale Linguistico di Archeologia", 22, 1897, pp. da Giovinazzo diplomatico del sec. XIV, "Archivio Storico per le Province Napoletane", 26, 1901, pp. 33-80, 223-81, 401-62; ...
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LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] apparve usurpatore fedifrago agli occhi della corte napoletana, dove a metterlo vieppiù in cattiva luce pp. 145-176 passim; A. Segre, L. S., detto il Moro, e la Repubblica di Venezia dall'autunno 1494 alla primavera 1495, ibid., XXIX (1902), 2, pp. ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] e il Corsini presso Clemente VII - rispettivamente il primo legato per la successione napoletana a Carlo di Durazzo, il secondo a Luigi I d'Angiò - la Repubblica doveva orientarsi verso i vicini Urbano e Carlo, e come sempre il gioco internazionale ...
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flow s. m. inv. Nella musica rap, la metrica, la prosodia e la cadenza che caratterizzano il fluire del fraseggio. ◆ Sono fatti di cronaca raccontati per ossimori come nel brano Democratica Violenza, ispirato ai casi di Cucchi e Aldrovandi (un...
cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo nuocere ad altri. 2. Cattiveria, perfidia,...