Patriota e scrittore (Coperchia, Salerno, 1765 - Napoli 1821); militante dell'ala giacobina, partecipò alla congiura napoletana del 1794 e dovette perciò riparare in Francia. Arruolatosi nell'armata d'Italia, [...] (1797) il Giornale dei patriotti d'Italia; allontanato per le sue posizioni e inviato agente della Cisalpina presso la Repubblica Batava, preparò lavori sulla vita economica e sulla storia dei Paesi Bassi; tornato a Napoli (1808), egli pubblicò dei ...
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Uomo politico e scienziato (forse Teano 1753 circa - Parigi 1835); frate scolopio, si occupò di scienze fisiche e matematiche e si diede all'insegnamento in Napoli, diffondendo i principî giacobini tra [...] giacobina del 1794, la cui scoperta lo costrinse però alla fuga. Tornato a Napoli (1799) come farmacista in capo dell'esercito francese, divenne capo del governo provvisorio ma fu vivamente contrastato per le sue idee radicali. Caduta la repubblica ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] del Risorgimento", 42, 1955, nr. l, pp. 68-71.
Bibliografia della Repubblica romana del 1798-1799, a cura di V.E. Giuntella, Roma 1957, ad indicem.
R. De Felice, Italia giacobina, Napoli 1965, ad indicem.
G. Filippone, Le relazioni tra lo Stato ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] proprio. Essa è esclusa sia dall'azione del F. nella Cisalpina e nella Repubblica Italiana, che in punti caratterizzanti fu diversa o contraria a quella della componente giacobina, sia da operazioni e scelte culturali anteriori al 1796, che furono in ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] ritorno dei Pontifici a Pesaro, la breve parentesi giacobina, il C. riuscì a "far presto anche di precedenti lavori); N. Bianchi, I circoli costituzionali durante la prima Repubblica Cisaltina nella Romagna, nelle Marche e nell'Umbria, in Rass. stor. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...]
Al 1799 è datato invece il coinvolgimento nei fatti della Repubblica partenopea (per i quali, v. oltre). Alcuni anni più 2003, pp. 20 e segg.).
Il dibattito sul presunto giacobinismo del filosofo, iniziato con una polemica tra Nicola Arnone e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] molti versi antitetici rispetto al precedente modello giacobino. Modello che, ancora alla vigilia dell’occupazione francese, influenzava il disegno della «Costituzione politica d’ogni repubblica italiana» del robespierrista Filippo Buonarroti, e che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...]
Riparò a Roma, ove era stata appena proclamata la Repubblica; ma quando la situazione precipitò, prima che essa cadesse dell’agricoltura, delle arti e del commercio allo spirito pubblico, in Giacobini italiani, a cura di D. Cantimori, R. De Felice, 2 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] straniero, l’abbattimento della monarchia e la realizzazione della Repubblica. Questa sua fede inaugura così «una tradizione democratica sostanzialmente nuova», volta a superare il giacobinismo italiano e a proporre con forza un nuovo modello di ...
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FORMALEONI, Vincenzo Antonio
Mario Infelise
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) il 18 nov. 1752, figlio di Biagio, attuario di Giustizia a Castelnuovo Fogliani, e di Cristina Balduzzi.
Scarse sono [...] perché "forestiere e veneziano", pregando che la Repubblica compisse qualche passo per reclamare la sua Milano 1989, pp. 211, 333, 341, 361-366, 368-378; P. Caredio, Giacobino a Venezia, confidente in Francia. Note su V. F., in Boll. stor. piacentino ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...
neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...