PIGNATELLI, Girolamo
Flavia Luise
PIGNATELLI, Girolamo. – Nacque a Napoli il 22 aprile 1773, secondogenito di Giovan Battista Pignatelli, principe di Marsiconovo, Montecorvino e Moliterno, e di Luisa [...] infierendo contro le persone sospettate di fede ‘giacobina’. Nello stato di diffusa anarchia la du comte Miot de Mélito, I, Paris 1858, p. 85; C. Perrone, Storia della Repubblica del 1799, Napoli 1860, pp. 48, 69, 91, 93, 101, 106, 109, 112 ...
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FLANGINI, Ludovico
Paolo Preto
Nato a Venezia il 26 luglio 1733 da Marco e Cecilia Eleonora Giovanelli, ricevette un'ottima educazione letteraria, di forte impronta classica, e iniziò la tradizionale [...] 263, 347, 367, 422, 575; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni, Venezia 1855, pp. 119, Zaghi, Potere, Chiesa e società. Studi e ricerche sull'Italia giacobina e napoleonica, Napoli 1984, pp. 23, 105; D. ...
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APOSTOLI, Francesco
Marino Berengo
Nacque a Venezia nel 1755, di famiglia "cittadina originaria", insignita all'inizio del secolo del titolo comitale e tradizionalmente dedita alla carriera di cancelliere [...] , e l'altro, ormai in pieno declino, della savia Repubblica adriatica, si congiungevano curiosamente.
A questa ristampa l'A. il fascino di tanti e ben più incolti scritti dell'età giacobina. Qui si avverte come un vero impegno politico manchi all'A ...
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BONFADINI, Romualdo
Bruno Di Porto
Nato ad Albosaggia, in Valtellina, il 17 sett. 1831, da Giovanni Battista e Marianna Carbonera, seguì gli studi classici a Milano, dove il padre rappresentava nella [...] suo favore. Gli eventi successivi, con la proclamazione della repubblica e la Comene, suscitando la sua avversione di monarchico rivoluzionari, estendendo il giudizio negativo dalla corrente giacobina alla girondina. Frattanto, nel 1870, era stato ...
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BORGHESE, Camillo
Bruno Di Porto
Primogenito di Marcantonio IV, principe di Sulmona e di Rossano, e di Anna Maria Salviati, nacque in Roma il 19 luglio 1775. Ricevette scarsa istruzione, distinguendosi [...] compresi feudi della famiglia. Alla caduta della Repubblica (30 sett. 1799) dovette perciò andare in 64, 127, 278, 299, 323; V. E. Giuntella, Le classi sociali di Roma giacobina, in Rass. stor. del Risorgimento, XXVIII (1951), pp. 428-433; P. Saint- ...
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PIGNATELLI, Ferdinando e Mario
Luca Covino
PIGNATELLI, Ferdinando e Mario. – Nacquero a Napoli, Ferdinando il 21 settembre 1769 e Mario il 12 luglio 1773, da Salvatore, principe di Strongoli, e da Giulia [...] da dove si imbarcarono per Venezia diretti verso la Repubblica Cisalpina. Ferdinando, dopo avere girovagato per la pp. 438 s.; A.M. Rao, Guerra e politica nel «giacobinismo» napoletano, in Esercito e società nell’età rivoluzionaria e napoleonica, a ...
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BALBIS, Giovanni Battista Ugone
Giuseppe Locorotondo
Nato a Moretta (Saluzzo) il 17 nov. 1765, studiò a Torino filosofia e medicina, laureandosi in quest'ultima disciplina non ancora ventunenne. Già [...] medico Ferdinando Barolo, il B. era stato infatti coinvolto nella cospirazione giacobina torinese che nel 1794 avrebbe dovuto portare all'instaurazione della repubblica. Scoperta la congiura, il B. era scampato fortunosamente all'arresto.
Rifugiatosi ...
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BRAGALDI, Giovanni Damasceno
Alberto Postigliola
Nacque a Castelbolognese il 15 nov. 1763 da Vincenzo e da Teresa Poggi.
Sulla data di nascita del B. fa fede la biografia di U. Da Como (III, 2, p. 24), [...] posizione contro le tendenze federaliste diffuse tra i giacobini emiliani: "Noi diremo, che la salvezza dell fa mostra in tutta la sua attività politica.
Dopo la costituzione della Repubblica cisalpina, il 9 nov. 1797 il B. fu chiamato, in quanto ...
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ABBAMONTI (Abamonti, Abbamonte, Abamonte), Giuseppe
Pasquale Villani
Nacque a Caggiano (Salerno) il 21 genn. 1759; si laureò in giurisprudenza a Napoli. Fu tra i primi fautori della rivoluzione francese [...] in parte inesatti, e comunque incompleti); A. Simioni, La congiura giacobina del 1794 a Napoli,in Arch. stor. per le prov. n., 154, 157-158, 180; S.Canzio, La prima Repubblica Cisalpina e il sentimento nazionale italiano,Modena 1944, pp. 63, 119 ...
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Uomo politico (Napoli 1759 - Madrid 1830), del ramo dei M. di Napoli, discendente di Bernardetto II. Avvocato, poi (1783) pubblico funzionario, nel 1791 divenne reggente della gran Corte della Vicaria. [...] la crescente reputazione, lo fece arrestare come complice di una congiura giacobina scoperta l'anno precedente, alla quale era in realtà estraneo. Non ebbe parte alla repubblica del 1799, e con il ritorno dei Borboni nel 1803 divenne presidente ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...
neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...