RISORGIMENTO
Giuseppe Talamo
(XXIX, p. 434; App. III, II, p. 622)
Gli studi sul R. hanno ricevuto un innegabile impulso dalle celebrazioni centenarie dell'unificazione politica italiana, che diedero [...] 1985; A. Galante Garrone, L'albero della libertà. Dai giacobini a Garibaldi, Firenze 1987; P.L. Ballini, Le elezioni 1984; F. Rizzi, La coccarda e le campane. Comunità rurali e repubblica romana nel Lazio (1848-1849), ivi 1988; M. Brignoli, Massimo d ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] chiusa ed esclusivistica, appare insopportabile. L'enfasi giacobina ha esagerato nelle conclusioni, com'era inevitabile, aprendo dopo l'esplicita affermazione che "lo stato portoghese è una repubblica unitaria e corporativa" (art. 3), si dichiara che ...
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Pittore, nato a Parigi il 30 agosto 1748, morto a Bruxelles il 29 dicembre 1825. Allievo del Vien, appartenne anche alla scuola degli Elèves protégés, ma tardò a distinguersi. Ambizioso, ostinato e balbuziente, [...] su basi nazionali e cercò di metterle al servizio della Repubblica, come avevano servito per l'addietro la monarchia e Gli avvenimenti del 9 Termidoro lo strapparono dall'ubriacatura giacobina; ma ebbe la fortuna di sfuggire alla susseguente reazione ...
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Uomo politico, nato a Fox-Amphoux (Var) il 30 giugno 1755, morto a Chaillot il 29 gennaio 1829. Di antica nobiltà provenzale, ufficiale nelle Antille e in India nei suoi primi anni, acquistò qualche esperienza [...] le repressioni sanguinose di veri o supposti complotti contro la repubblica. L'ordine fu ristabilito, e B. ne menò vanto 19 maggio 1798): Enfin il est parti. Gli ultimi movimenti giacobini urtavano, intanto, contro la fermezza del direttorio. Ma al ...
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LACLOS, Pierre-Ambroise-François Choderlos de
Pietro Paolo Trompeo
Scrittore francese, nato ad Amiens il 18 ottobre 1741, morto a Taranto il 5 settembre 1803. Di famiglia recentemente nobilitata, si [...] passare alla causa repubblicana, e con Brissot egli preparò quella petizione a favore della repubblica che condusse alla cruenta repressione della dimostrazione giacobina allo Champ-de-Mars (17 luglio 1791). Nell'ottobre del 1792 ottenne di rientrare ...
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GALANTI, Giuseppe Maria
Attilio Simioni
Nato a Santacroce del Sannio il 25 novembre 1743, morto a Napoli il 6 ottobre 1806. Discepolo del Genovesi, egli è "il più largo interprete, il più compiuto formulatore [...] la corografia dell'Abruzzo. Nel 1795, dopo la congiura giacobina dell'anno precedente, non si poté più stampare nulla che si credevano perdute, permetteranno d'integrarla. Nella repubblica del 1799, che criticò nelle sue memorie autobiografiche - ...
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Patriota, nato a Minervino Murge l'11 giugno 1772, compì a Napoli gli studî legali e frequentò, fra l'altro, la scuola del Lauberg, il che lo condusse a seguire le idee francesi. Quando l'ammiraglio La [...] a Napoli, svolse attiva propaganda a favore della repubblica, il De D. con altri giovani suoi conterranei , La rivoluzione napoletana del 1799, Bari 1926; A. Simioni, La Congiura giacobina del 1794 a Napoli, in Arch. stor. per le prov. nap., XXXIX ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] egli interpreta come una rivoluzione proletaria e perciò non "giacobina" (La Città futura, pp. 138-141); tale caratterizzazione e gli altri Stati del mondo, dal canto suo la Repubblica dei soviet si potrà integrare in un nuovo ordine internazionale ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] nazionale", in Veneto e Lombardia tra rivoluzione giacobina ed età napoleonica: economia, territorio, istituzioni Roma 1991, pp. 188-191 (pp. 147-210).
95. Bilanci generali della Repubblica di Venezia, ser. II, vol. III, a cura di Fabio Besta, Venezia ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] in AA.VV., Veneto e Lombardia tra rivoluzione giacobina ed età napoleonica. Economia, territorio, istituzioni, 1985, p. 363 (pp. 301-778); v. anche Pietro Garzoni, Istoria della Repubblica di Venezia, pt. I, Venezia 1712, p. 77.
46. P. Del Negro ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...
neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...