BOCCHECIAMPE, Giovanni Francesco
Giovanna Calabrò
Nato ad Oletta, in Corsica, verso il 1773, emigrò giovanissimo per sfuggire alla "barbarie giacobina", entrando nell'esercito del principe di Condé [...] l'invasione francese del Regno e il sorgere di focolai di rivolta giacobina nella stessa Puglia costrinsero il B., cui si erano uniti gli Napoli 1801, pp. 26-30; C. Perrone, Storia della Repubblica Partenopea, Napoli 1860, pp. 190 ss.; G. La Cecilia, ...
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ANTINORI, Giuseppe
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia il 31 marzo 1776 da Girolamo e da Anna Raffaelli. Studiò dapprima nel collegio Tolomei di Siena, dove gli fu maestro di filosofia e matematiche V. [...] ebbe posto fra i dodici Colleghi. Nel 1798 aderì alla Repubblica romana e, sebbene avesse soltanto ventidue anni, invece dei degli Austroaretini e la conseguente caduta dell'amministrazione giacobina gli impedirono di prendere possesso delle cariche. ...
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GALIANI, Vincenzo
Silvio De Majo
Nacque a San Pietro di Montoro Superiore, presso Avellino, il 22 marzo 1770 da Gennaro e da Maria Saveria Pepe, appartenenti a una tranquilla famiglia della borghesia [...] 1794 aderì all'ala estrema - detta "Romo" (repubblica o morte) - della neocostituita Società rivoluzionaria, capeggiata e retorica, è quella di A. Galiani, V. G. nella congiura giacobina del 1794. Conferenza per l'inaugur. del monumento a V. G. in ...
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ARÒ, Secondo
Umberto Coldagelli
Nato ad Asti il 20 dic. 1769 dal medico Marcantonio, studiò giurisprudenza a Torino, dove probabilmente fu iniziato alle idee democratiche e repubblicane. Giovanissimo, [...] luglio l'A. scatenò con il gruppo giacobino un violento attacco contro le incertezze della maggioranza moderata, fino a ridurla al silenzio; cosicché i democratici, rimasti padroni del campo, proclamarono la Repubblica astese di cui l'A. fu designato ...
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CARDELLI, Pietro
Paolo Venturoli
Figlio di Lorenzo e di Annunziata Borghese, nacque a Roma il 30 sett. 1776, fratello minore dello scultore Domenico. Nel 1793 vinse il secondo premio della seconda classe [...] in quella schiera di scultori, per lo più sconosciuti, di formazione giacobina, il cui capostipite ideologico e stilistico è G. Ceracchi, fuggiti da Roma dopo la caduta della Repubblica romana, rifugiatisi a Parigi in epoca napoleonica e quindi, dopo ...
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CAMPAGNOLA, Luigi
Paolo Preto
Nacque a Verona verso la metà del secolo XVIII da famiglia dell'ordine civico, alquanto decaduta nel patrimonio; laureatosi in legge visse modestamente della sua attività [...] , gli inquisitori intervennero e la sciolsero espellendo dalla Repubblica lo Châlabert e il Raibeau. Per l'occasione frequentava assiduamente i caffè Garbino e Pradavalle, noti centri giacobini.
La loro attività crebbe soprattutto dopo l'inizio della ...
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BORGHESE ALDOBRANDINI, Francesco
Bruno Di Porto
Nato in Roma, il 9 giugno 1776, dal principe Marcantonio Borghese e da Anna Maria Salviati, ebbe, come secondogenito, conformemente alla tradizione della [...] Fu quindi colonnello nella guardia civica della Repubblica romana, alla cui caduta (fine settembre de l'empire, Lyon 1948, pp. 28, 64; D. Pasolini, Due principi giacobini e la loro discendenza, in Strenna dei romanisti..., Roma 1949, pp. 168-177; ...
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Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clerel de
Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clérel de
Storico e politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805-Cannes 1859). Tra i maggiori esponenti del liberalismo [...] imminenza della Rivoluzione. Caduto Luigi Filippo e proclamata la Repubblica, T. fu eletto all’Assemblea costituente (1848) e due rivoluzioni: quella liberale del 1789 e quella giacobina, versione aggiornata del dispotismo delle monarchie assolute e ...
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BERRUTI, Felice
Fernanda Torcellan Ginolino
Nacque ad Asti nel 1772 da Francesco Antonio, medico, e da Maddalena Forneris di Canale. Insieme con il fratello Giovanni Secondo, nato nel 1767, ricevette [...] i suoi familiari, fra cui il fratello, per aver partecipato al tentativo di insurrezione giacobina che avrebbe dovuto instaurare in Piemonte la repubblica. Rilasciato dopo alcuni mesi di carcere, continuò la propaganda politica.
Nel luglio 1797 il ...
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Convenzione francese del 1792 (franc. Convention nationale)
Convenzione francese del 1792
(franc. Convention nationale) Assemblea costituzionale e legislativa incaricata di trasformare la Francia in [...] seguente proclamò la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. Due gruppi principali in conflitto, che ottennero la preponderanza , e quello dei montagnardi, minoranza radicale di tendenza giacobina. Tra gli atti più importanti della C., nel ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...
neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...