zecchino Nome attribuito al ducato d’oro di Venezia alla metà circa del 16° sec., quando aumentò il prezzo del ducato nuovo di zecca, che fu fissato nel 1543 a 7 lire e 12 soldi. Dello z. si ebbero le [...] granduchi di Toscana che rinnovarono il fiorino con lo z. gigliato, dalla Repubblica di Genova nel 1718 con i tipi di S. Giorgio e poi Veneto si ebbe lo z. detto dell’incoronazione del 1838. A Venezia al principio del 17° sec. fu emesso lo z. d’ ...
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Antica famiglia toscana, originaria di Signa; ne è considerato capostipite un Pandolfino di Rinuccione, notaio a Signa, che combatté coi guelfi di quel comune nella battaglia di Montaperti (1260). Alla [...] ambasciatore presso gli Aragonesi di Napoli (1450), la Repubblica veneta (1454), la curia romana (1455); Agnolo valente capitano all'assedio di Firenze del 1530, ambasciatore mediceo a Venezia (1545-49), Ferrara (1550), presso l'imperatore (1551-55 ...
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Nobile famiglia di Forlì, nota dapprima col solo cognome de Calboli (dall'omonimo castello nell'Appennino Tosco-Romagnolo, di cui ebbe la signoria), poi, dal nome di un Pauluccio, condottiero (metà sec. [...] con un Francesco (1382), che donò tutti i suoi beni alla repubblica di Firenze. Dal fratello di Raniero, Guido, nacque Fulcieri (m. 58-66). Da Fulcieri discesero poi i quattro rami di Venezia, Ravenna, Ferrara e Forlì, quest'ultimo reso illustre nel ...
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Umanista (is. di Eubea primo decennio del sec. 15º - Venezia 1464), noto anche come Niccolò Euboico. Fu "advocatus curiae" della repubblica veneta in Calcide di Eubea (1434-37); ebbe poi funzioni di rilievo [...] acquistata in quell'occasione gli fruttò importanti incarichi diplomatici da parte di Venezia, Roma, Napoli; nel 1453 a Costantinopoli partecipò per conto di Venezia alle trattative con Maometto II. Fu in relazione con i maggiori umanisti italiani ...
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Uomo politico e diplomatico veneziano (Venezia 1500 - ivi 1573). Alternò importanti incarichi all'interno dello stato a un'intensa e proficua attività diplomatica. Fu capitano di Brescia (1530 e 1552) [...] (1535), podestà di Padova (1562-63), procuratore della Repubblica (1570), provveditore generale in Candia (1571), ma soprattutto, di un più ambizioso progetto di rinnovamento dello stato veneziano. Come diplomatico fu, tra l'altro, ambasciatore ...
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stola Nell’antichità, per i Greci, l’abito in genere; presso i Romani un abito lungo, fornito di pieghe, indossato dalle donne sopra la tunica intima (camicia) e sotto la palla (mantello). Nella liturgia [...] (diritti di s. nera), oggi sostituite da libere elargizioni.
Ordine della s. d’oro Ordine cavalleresco della Repubblica di Venezia, istituito per ricompensare eminenti servizi resi allo Stato. Distintivo dell’ordine era una s. di broccato d’oro ...
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Famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna, che ha dato numerosi uomini d'arme, alcuni dei quali saliti a grande fama. Oltre a Muzio A., detto Sforza, considerato il capostipite degli Sforza [...] al servizio dei papi Martino V e Eugenio IV, di Renato d'Angiò, di Firenze (vittoria di Anghiari, 1440), e capitano generale della Repubblica di Venezia, e Lorenzo (n. tra il 1350 e il 1360 - m. poco dopo il 1437), anch'egli per molti anni attivo nel ...
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Umanista, storico e geografo (Treviso 1485 - Padova 1557), in strette relazioni di amicizia con storici e letterati: G. Fracastoro, A. Navagero, P. Bembo, P. Giovio; ebbe dalla repubblica di Venezia incarichi [...] Delle navigazioni e viaggi (3 voll., dei quali il 2º postumo, 1550-59), in cui rivela vasta cultura geografica e cosmografica. Il figlio Paolo (Venezia 1532 - ivi 1600) fu anch'egli letterato, segretario del senato veneto e storico di qualche pregio. ...
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Famiglia veneziana, venuta, secondo alcuni genealogisti, dalla Francia (Molines), secondo altri da Mantova (il ramo del Molin Rosso) e da Acri (il ramo del Molin d'Oro). Dal sec. 15º dette alla repubblica [...] , Francesco (v.). Sono pure da ricordare Domenico, amico e collaboratore di P. Sarpi, e il senatore Gerolamo Ascanio (1738-1813), che donò un cospicuo gruppo di dipinti all'Accademia di belle arti e di libri e monete alla Bibl. Marciana di Venezia. ...
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Pretendente al trono di Spagna (Lubiana 1848 - Varese 1909); figlio di Giovanni, terzogenito di Carlo, duca di Molina, il 20 luglio 1868 riaffermò solennemente dall'esilio di Londra la dottrina legittimista [...] di rispettare le antiche franchigie della corona d'Aragona, insieme all'odio dei conservatori per la sopravvenuta repubblica (1873), gli permisero di riaccendere la guerra civile, facendo delle province basche la propria roccaforte. Battuto (1876 ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...