FALCONIERI, Ignazio
Renata De Lorenzo
Nacque il 16 febbr. 1755 a Lecce o nella vicina Monteroni, secondogenito di Alessandro e di Teresa Brizio Lucesani, di antica e ricca famiglia borghese. Avviato [...] pieno titolo.
Dopo tale episodio le sue idee assunsero un carattere sempre più radicale, fino a che, durante il periodo della Repubblicagiacobina, aderì a uno dei clubs più accesi, quello del Noce. Il 18 genn. 1799 fu tra coloro che si unirono alle ...
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Costituzioni
Paolo Barile
Maurizio Fioravanti
Le costituzioni tra 'antico' e 'moderno'
Storia costituzionale e problemi del costituzionalismo.Nella definizione del termine-concetto di 'costituzione' [...] non proprio a sfociare in prassi di governo totalitarie, di stampo giacobino (v. Talmon, 1952).
Accade ora però che recenti ricerche , tra 'antico' e 'moderno', dell'idea-forza di repubblica, che sembra contenere in sé non solo il necessario richiamo ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] nazionale, in 1848-1849. Costituenti e costituzioni. D. M. e la Repubblica di Venezia, a cura di P.L. Ballini, Venezia 2002, pp. , Padova 2003, ad ind.; A. Bernardello, Una patria giacobina. I volontari veneziani nel 1848, in Società e storia, CII ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] Ottocento, in Veneto e Lombardia tra rivoluzione giacobina ed età napoleonica. Economia, territorio, 24.000 uomini (1735) (ibid., pp. 78-83).
103. S. Perini, La neutralità della Repubblica veneta, p. 86.
104. Ibid., pp. 78-83.
105. Ibid., pp. 74-75. ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] , Roma 1982, pp. 654-661; Roberto Ellero, Giuseppe Compagnoni e gli ultimi anni della Repubblica di Venezia, Roma 1991; Giuseppe Compagnoni. Un intellettuale tra giacobinismo e restaurazione, a cura di Sante Medri, Bologna 1993.
129. M. Berengo, La ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] anche i patrioti lombardi, evocava lo spettro della Convenzione giacobina (Romeo 1963, p. 113). Dall’altro lato , dal Consolato, dall’Ordine giudiziario». La Costituente della Repubblica Romana fu degna dei poteri che le erano stati attribuiti ...
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Fondazioni
Sergio Ristuccia
Il significato giuridico di fondazione
Un patrimonio per uno scopo o, più brevemente, 'patrimonio finalizzato': è questa la definizione più sintetica possibile della fondazione. [...] . Superiori e nobili sono, nella logica della statualità prima giacobina e poi napoleonica, i fini pubblici, cioè i compiti Nasce infatti in base a un trattato governativo tra la Repubblica Federale di Germania e lo Stato della Bassa Sassonia, ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] la soluzione del problema italiano. Rifuggendo da ogni concezione giacobina la Costituente si configura, infatti, come la forma mentre al M. premeva proclamare ufficialmente la Repubblica, Mazzoni riteneva più opportuno che la questione fosse ...
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MAFFEI, Giuseppe
Gianni Fazzini
Nacque a Solofra, presso Avellino, secondo dei figli del conte Giacinto e di Isabella de Falco (dopo Michelangelo e prima di Pietro) il 17 febbr. 1728 (Solofra, Arch. [...] 1956, p. 338 n. 675; M. Battaglini, Atti, leggi proclami ed altre carte della Repubblica Napoletana (1798-1799), Cava de' Tirreni 1983, I, p. 165 n. 28; T. Pedio, La congiura giacobina del 1794 nel Regno di Napoli, Bari 1986, pp. 231 n. 1, 235; M ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] Repubblica veneta, insegnò diritto civile nell'Accademia dei Nobili della Giudecca fino al 1797, allorché gli statuti giacobini . patriarcale di Venezia); G. Dandolo, La caduta della Repubbl. di Veneziaed i suoi ultimi cinquant'anni. Studi storici, ...
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neogiacobinismo
(neo-giacobinismo), s. m. Radicalismo risoluto, che ripropone mentalità e modi di stampo giacobino. ◆ Mentre le riforme su immigrazione e devoluzione vanno avanti, il «senatur» annuncia una legge sulla famiglia «grande come...
neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani e Francesco De Martino, non ha niente...