FARAGLIA, Nunzio Federigo
Umberto Russo
Nato a Pescocostanzo (L'Aquila) il 31 luglio 1841 da Girolamo e Maria Rachele De Padova, a nove anni fu avviato agli studi nell'abbazia di Montecassino, affidato [...] classi popolari, i costumi di quei tempi", raccolte nei precedenti Studi sullo stesso tema.
Come "continuazione della storia di Giovanna II" nel 1908 apparve sempre a Lanciano la Storia della lotta tra Alfonso V d'Aragona e Renatod'Angiò, che della ...
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AMEDEO IX, duca di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Ludovico duca di Savoia e di Anna di Lusignano, nacque a Thonon il 1 febbr. 1435; ebbe come precettore il francescano Fauzone di Mondovi. [...] , alla quale la duchessa trascinò il marito insieme con il duca di Borgogna, il figlio suo il conte di Charolais, Renatod'Angiò, i duchi di Bretagna e di Normandia. Anche le leghe svizzere furono invitate. Luigi XI però comprese l'intrigo ed eccitò ...
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CARABBA, Rocco
Benito Recchilongo
Nacque a Lanciano (Chieti) il 7 ott. 1854 da Florindo e da Colomba Casalanguida, umili artigiani. Avviato al mestiere di tipografo, non ancora ventenne già eseguiva [...] ), la Storia delle lotte tra Alfonso V d'Aragona e Renatod'Angiò (1908).
Negli ultimi anni del secolo il C. strinse rapporti con S. Di Giacomo, dalla cui collaborazione nacque la collana "I Santi nell'arte e nella vita", che ebbe notevole fortuna ...
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AVALOS, Iñigo d', conte di Monteodorisio
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Di assai nobile famiglia spagnola, nacque ai primi del sec. XV da Rodrigo Lopez conte di Ribadeo.
Ottenuta, per i meriti acquistatisi dal padre, la protezione [...] e Renatod'Angiò, Lanciano 1908, pp. 36, 40; B. Croce, Storia del Regno di Napoli, Bari 1925, pp. 336, 343; A. Altamura, L'umanesimo nel Mezzogiorno d'Italia, Firenze 1941, pp. 60 s.; T. De Marinis, La biblioteca napoletana dei re d'Aragona, I ...
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ARAGONA, Pietro d'
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Nato in Aragona ai primi del XV secolo, era figlio cadetto di Ferdinando il Giusto re d'Aragona e di Leonora Albuquerque, e fratello di Alfonso V il Magnanimo, di Giovanni II re [...] a porsi in salvo e si preoccupò di munire a difesa i castelli di Napoli. Nel dicembre riuscì ad impossessarsi con un ardito d'Angìò, Lanciano 1904, pp. 177, 241, 242, 243, 260, 292, 318; Id., Storia della lotta tra Alfonso V d'Aragona e Renatod'Angiò ...
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Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti [...] L. fu anche in Francia (1461-66), dove fra i primi diffuse il gusto rinascimentale italiano.
Vita e attività
La sua , duomo, cappella di S. Lazzaro) e ad Avignone, per Renatod'Angiò, un dossale d'altare con l'Andata al Calvario (1479-81, S. Didier ...
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Alfònso V il Magnanimo (sp. el Magnánimo) re di Aragona, IV come conte di Catalogna, I come re di Napoli. - Lottò a lungo contro la dinastia francese degli Angiò per la successione al trono di Napoli, [...] prima nel 1432, poi alla morte di Giovanna (1435) contro Renatod'Angiò, fratello ed erede di Luigi III, aiutato dal papa, da piani mediterranei, sostenendo lo Scanderbeg in Albania contro i Turchi, e stringendo relazioni con gli stati delle coste ...
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Famiglia che si ricollega a quella dei duchi d'Alsazia, e precisamente a Gerardo, che ebbe nel 1048 dall'imperatore Enrico III l'investitura del ducato dell'Alta Lorena. Nel 1431 l'imperatore Sigismondo [...] quale trasmise il possesso e il titolo al proprio marito, Renatod'Angiò. La casata angioina dei duchi di L. raggiunse il ), il primogenito, Giuseppe II di Asburgo-L., ereditò i dominî austriaci e il secondogenito, Leopoldo, divenne granduca di ...
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Figlio (m. Altamura 1463) di Raimondo Orsini del Balzo e di Maria di Enghien, contessa di Lecce, ebbe i beni paterni solo dopo la morte di Ladislao, re di Napoli, che aveva sposato Maria occupandone i [...] di Alfonso si ritirò a Taranto ove si mise a capo dei baroni ribelli a Ferdinando in favore di Giovanni d'Angiò, figlio di Renato (1459). Sconfitto dopo lunga lotta e alterne vicende, si riconciliò con Ferdinando; ma morì poco dopo ucciso, sembra, da ...
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Famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna, che ha dato numerosi uomini d'arme, alcuni dei quali saliti a grande fama. Oltre a Muzio A., detto Sforza, considerato il capostipite degli Sforza [...] ), sono da ricordare i cugini di Muzio: Micheletto (n. 1390 circa - m. forse Palazzuolo 1451), che operò a lungo, al seguito di Muzio, nel Regno di Napoli, e fu poi al servizio dei papi Martino V e Eugenio IV, di Renatod'Angiò, di Firenze (vittoria ...
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