GLITTICA (dal gr. (γλύϕω), "incido, intaglio")
Biagio PACE
Filippo ROSSI
Con questa parola si designa l'arte d'intagliare e incidere le pietre preziose. Quando queste cominciarono a essere adoperate [...] la tecnica antica si era tramandata con maggiore fedeltà, i cammei e i rilievi in onice, eliotropio e steatite, dal sec. si fece sentire non solo alla corte provenzale di Renatod'Angiò ma anche nel nord della Francia. Col Cinquecento aumenta ...
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LA SALE (o La Salle), Antoine de
Ferdinando NERI
Nato probabilmente in Provenza nel 1388, figlio naturale di un condottiere, entrò, sui quindici anni, al servizio della casa d'Angiò, a cui rimase legato [...] di Ceuta sui Mori nel 1415. Nel 1420, seguì Luigi III d'Angiò a Napoli e rimase in Italia fino al 1425-26. Fra il d'armes (1459), dedicato a Giacomo di Lussemburgo: ricordi cavallereschi della corte del re Renato, grande amatore di giostre; ma ora i ...
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GIANO Pannonio (Ianus Pannonius, Giovanni da Csezmicze, Cesinge)
Giuseppe Huszti
Poeta umanista ungherese, n. il 29 ag. 1434, m. il 27 marzo 1472 presso Zagabria. Mandato dallo zio Giovanni Vitéz, vescovo [...] più tardi i dolori fisici e le passioni ispirarono a G. più felici componimenti. Fra le maggiori poesie di quegli anni vanno annoverati il Carmen pro pacanda Italia ad Imp. Caes. Fridericum III, scritto nel 1452 per commissione di Renatod'Angiò in ...
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GIOVANNI II re di Catalogna-Aragona, I di Navarra
Ramon D'ALOS-MONER
Nacque nel 1397 da Ferdinando di Aragona e da Eleonora di Albuquerque. Fu dapprima re di Navarra, grazie alla moglie, la regina Bianca [...] zio Alfonso il Magnanimo, che morì poco dopo (1458), lasciando i suoi stati, Napoli eccettuata, a G. Chiamato da G., timoroso ; Pietro connestabile di Portogallo, morto prematuramente; e Renatod'Angiò, che invia il figlio Giovanni duca di Calabria. ...
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GUISA
Georges Bourgin
. Il nome di questa grande famiglia francese deriva da quello di una città del dipartimento dell'Aisne, capoluogo di cantone, situata nella Thiérache e formatasi attorno ad un [...] d'Armagnac, pronipoti di Carlo d'Angiò. Non avendo essi avuto discendenza, si presentò erede nel 1504 Renato II di Lorena, come cugino di Carlotta d Baviera, nipote dí Caterina di Lorena, figlia di Francesco I di Guisa. La casa di Condé tenne in suo ...
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JUGE, Boffile de
Georges Bourgin
Originario del regno di Napoli e discendente dalla famiglia Del Giudice d'Amalfi; abbracciò la causa di Giovanni d'Angiò, duca di Calabria, durante il tentativo di costui [...] italiane e catalane. I suoi consigli condussero al fallimento dei negoziati col re d'Aragona, Giovanni II del sire d'Albret e ricevette in questa occasione nuovi favori dal re. Nel 1482 intervenne ancora nella procedura contro Renato di Alençon. ...
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SAINT-MIHIEL (A. T., 32-33-34)
Pierre LAVEDAN
*
Città della Francia, nel dipartimento della Mosa, situata sulla riva destra di questo fiume, ai piedi delle Côtes; ha circa 10.000 ab. È un attivo centro [...] nel 1428 da Renatod'Angiò duca di Bar in via di Notre-Dame) e un gruppo di case circa della medesima epoca nella via di Vaux. Il piccolo museo Ligier Richier, nell'antica abbazia, ha raccolto, con qualche originale, i calchi delle principali ...
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TARENTINO, Cardinal
Giuseppe MARINI
Così detto dal nome del suo arcivescovato di Taranto, tenuto dal 1421 al 1444. Era Giovanni Berardi, discendente dai conti dei Marsi, signori di Tagliacozzo dove [...] , e fu nominato legato per trattare la pace fra Renatod'Angiò e Alfonso d'Aragona. Ritornò a Firenze da Napoli il 25 dicembre 1441 fu sepolto in S. Agostino.
Bibl.: L. Pastor, Storia dei papi, I, Roma 1931 (dove è detto [p. 329], che era ''un Orsini ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] Eugenio IV, sotto i cui auspici venne stretta una lega tra Venezia, Firenze e Milano per opporsi ai piani dell'aragonese. In tal modo, quando il 2 febbr. 1435 morì Giovanna II, lasciando erede il fratello di Luigi III, Renatod'Angiò, prigioniero in ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] ne fa dono a Giovanni Cossa, ministro del re Renatod'Angiò, e al re stesso, noto bibliofilo e collezionista. cura di Mauro Lucco, II, Milano 1992, pp. 313-408.
111. S. Marcon, I codici della liturgia di San Marco, pp. 191-194.
112. V. Meneghin, S. ...
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