Buddhismo tibetano, così denominato dall’appellativo lama «maestro», con cui sono chiamati in Tibet i monaci, in quanto maestri spirituali.
La penetrazione del buddhismo nel Tibet risale all’8° sec. d.C. [...] discende per la dottrina dalla scuola del Māhayāna, ma nella pratica rivela connessioni con riti e credenze della primitiva religione tibetana dei bon po. Grande importanza ha la mistica, insieme con le pratiche caratteristiche dello yoga indiano, le ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] artísticas de lo imaginario, Barcelona 1987; J.C. Schmitt, Le maschere, il diavolo, i morti nell'Occidente medievale, in Religione, folklore e società nell'Occidente medievale, Roma-Bari 1988, pp. 206-238; M. Camille, The Gothic Idol. Ideology and ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] resta ancora cattolica, ma non lo è più come in passato. L’occhio non vede ancora i segni e i simboli di altre religioni; eppure essi ci sono: i sedici templi sikh, i quasi 750 luoghi di culto musulmano4, le centinaia, anche se piccole, chiese neo ...
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BUGLIO, Ludovico (in cinese, Li Lei-ssu e Tsai-k'o)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Mineo (Catania) nel gennaio 1606, forse il 26, da Mario, barone di Burgio, Bifara e Favarotta e da Antonia Gravina Isfar [...] si legga al cap. 78 il seguente commento: "Nel complesso il fine (degli autori) è stato quello di esaltare la loro religione, cosicché l'esposizione è risultata piena di fronzoli e priva di sostanza". 2) Shih-tzu shuo (Discorso sui leoni), ff. 10 ...
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Divinità messe in particolare rapporto o addirittura identificate con singoli pianeti (o corpi celesti concepiti come tali). Se anche presso i popoli primitivi il Sole, la Luna e le varie costellazioni [...] , nel culto, una elaborazione sistematica dei rapporti tra dei e corpi celesti si ha soltanto nella religione babilonese e nelle religioni che ne hanno subito l’influsso, compresa quella ellenistico-romana.
I Babilonesi conoscevano 7 pianeti (2 ...
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Nome di varî scrittori siriaci nestoriani. 1. Patriarca dal 540 al 552, nato pagano, studiò, quindi insegnò a Nisibi; scrisse di filosofia, astronomia, medicina e tradusse dal greco; è noto specialmente [...] sul matrimonio, in cui commenta gli impedimenti del Levitico; la polemica, che vi è contenuta, contro le dottrine della religione mazdaica sul matrimonio, procurò all'autore una vera persecuzione. 2. Contemporaneo di Cosroe II (590-628), noto come ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] operaio. Con l’avvento di quello che il padre Henri de Lubac ha definito «il dramma dell’umanesimo ateo», la religione è bandita dalla storia. Si desidera ardentemente rompere con il passato, inaugurando nuove strade, alla ricerca del sogno utopico ...
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setta Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica.
Nella storia delle religioni, si indicano come s., spesso con intenti polemici, gruppi che [...] di vita religiosa può staccare un gruppo di persone dalle normali forme di vita della società: in questo senso ogni religione fondata ha le sue origini in una setta.
Anche i primi cristiani furono considerati una s. rispetto all’intera società ...
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Teologo (Saalfeld, Turingia, 1725 - Halle 1791), prof. ad Altdorf (dal 1751), poi (1753) a Halle. Allievo di S. J. Baumgarten, ne seguì l'insegnamento nell'elaborazione di una teologia "scientifica" (theologia [...] . Ispirò le sue ricerche alla distinzione tra "Parola di Dio" e Bibbia, nel senso di distinguere ciò che nella religione è essenziale e permanente (fede) dalla sua formulazione (tradizione): in questo senso i suoi studî sulla storia del cristianesimo ...
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BRESCIANI BORSA, Antonio
Anna Coviello Leuzzi
Nacque ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798 da Leonardo, discendente dei Bresciani di Verona e dei Borsa conti palatini stabilitisi nel Tirolo, dalla Lombardia, [...] a dimostrare che il romanticismo "non è naturale in se stesso", che "non è naturale al gusto italiano", che "è dannoso alla religione cristiana, alla buona politica e alla morale"(Opere, II, pp. 339, 348, 356).Il successo del B. fa più apparente che ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...