Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] l’incarnazione, per quanto offuscata, riusciva ancora a indicare agli uomini la via della salvezza in virtù della sola religione naturale.
Socini, che sosteneva l’umanità di Cristo, a maggior ragione negava la divinità di Adamo, ritenendolo di natura ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] , non fecero che rinsaldare la sua mentalità nutrita degli ideali di cristianità medievale e già fermamente ancorata al dogmatismo in religione e all'assolutismo in politica.
Tale rigore piacque a Pio VII che, poco dopo il ritorno a Roma, nominò il ...
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PASSERIN D'ENTREVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio
Mauro Moretti
PASSERIN D’ENTRÈVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio. – Nacque a Torino il 26 dicembre 1914 dal conte Carlo Piero e dalla nobildonna Paola Ferrero [...] ed europea, Torino 1995; F. De Giorgi, E. P. d’E. e la ricerca di uno storicismo personalista, in Storici e religione nel Novecento italiano, a cura di D. Menozzi - M. Montacutelli, Brescia 2011, pp. 247-262; F. Traniello - G. Pécout - P. Macry ...
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GORI MEROSI, Carmine
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Subiaco il 14 febbr. 1810 da Giuseppe Gori, nobile sublacense imparentato per linea materna con la famiglia Giustiniani, e da Maria Benedetta Merosi, [...] e canonico con profitto e aver dato prova nel contempo di un attaccamento particolare alla vita e alle pratiche di religione, si laureò con onore nel 1835. Intanto nel 1832 era stato ordinato sacerdote; successivamente Gregorio XVI, che ne aveva ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] di un principio buono e di un principio cattivo. L’esempio più tipico è, a questo proposito, quello della religione di Zoroastro, che contrappone la divinità buona, Ahura Mazdā, alla divinità malvagia, Ahriman; ma il motivo sopravvive anche nel ...
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Storico e critico (Aix-en-Provence 1865 - Arthez-d'Asson 1933). Entrato nella Compagnia di Gesù, studiò in Inghilterra, dove subì profondamente l'influsso di Newman (Newman, 1906), orientandosi fin dai [...] nella grandiosa Histoire littéraire du sentiment religieux en Franee (11 voll., 1916-33), a partire dalla fine delle guerre di religione: qui B. individua due filoni, quello mistico e teocentrico di Francesco di Sales, di P. de Bérulle, di F. Fénelon ...
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Margalit, Avishai. – Filofoso israeliano (n. Afula 1939). Laureato in Filosofia (1963) e in Economia (1965) all’Università di Gerusalemme, ha insegnato in questo ateneo fino al 2006, quando è diventato [...] pensiero analitico, per poi estendere il suo campo di studi alla filosofia politica e alla filosofia della religione, fondando un’etica della memoria come caratterizzazione della collettività. Tra le sue pubblicazioni occorre citare: Idolatry (con ...
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Giurista e uomo politico olandese (Barrahuys, Frisia, 1507 - Bruxelles 1577); seguì ad Avignone e a Bourges le lezioni di A. Alciato; insegnò a Padova (1532-33) e a Ingolstadt (1537-42). Nel 1541 Carlo [...] ottenne d'essere esonerato dalla presidenza del consiglio segreto. Di tendenze moderate in politica, tollerante in materia di religione, sotto il governatorato del duca d'Alba difese ripetutamente gli interessi del popolo. Come allievo di Alciato è ...
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Scrittore cristiano (secc. 2º-3º), autore dell'Octavius, un dialogo di intonazione e stile ciceroniani, in cui il cristiano Ottavio difende contro il pagano Cecilio (arbitro Minucio) il cristianesimo dalle [...] della bontà dei costumi dei cristiani, mentre è omesso ogni esplicito riferimento alla Bibbia e a elementi più specifici della nuova religione. Vi sono molte somiglianze con l'Apologeticum di Tertulliano, e si discute sulla priorità tra le due opere. ...
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Uomo politico francese (n. 1509 - m. Duretal, Maine-et-Loire, 1571); seguì in Italia il mare sciallo Lautrec, che era suo parente, e si segnalò durante l'assedio di Napoli, e successivamente nella difesa [...] . Maresciallo di Francia (1562), svolse una missione presso l'imperatore, e concluse (1564) un trattato coi cantoni svizzeri; nelle guerre di religione combatté gli ugonotti. Opera del suo segretario Vincent Carloix sono i Mémoires (pubbl. 1757). ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...