Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] moralità religiosa o teologica è subordinata all'accettazione della fede, sia nel cristianesimo sia in qualsiasi altra religione simile. La ricerca di una base secolare per l'etica e la moralità, necessaria per i non cristiani e i non credenti, è ...
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Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] Sia che vengano usati in senso religioso che in senso secolare, i principî sono espressione della legge naturale. Sono analoghi 1988).
Nelson, J. R., On the new frontiers of genetics and religion, Grand Rapids, Mich., 1994.
Nolen, A., Coutts, M. C. ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] diritto di resistenza', ma su basi soggettivistiche e non più cetuali-corporative, e si generano quei conflitti di religione che sconvolgono l'Europa nei secoli XVI e XVII; a questi dà risposta la nuova forma dell'autorità politica, cioè lo Stato.
L ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] vigilassero dei sacerdoti. A Roma, all'inizio del II secolo a.C., fu repressa una manifestazione dei seguaci di Bacco 1598 la Francia avrebbe conosciuto la fine delle guerre di religione soltanto con l'editto di Nantes, che riconosceva la divisione ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] (il B. era complessivamente accusato di disprezzare le religioni, di non ammettere la "distinzione in Dio di come eretico formale, impenitente e pertinace, e consegnato al braccio secolare. Un estremo memoriale del B. al pontefice venne aperto ma ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] , ancora integre o più prontamente reintegrabili: la tradizione secolare della cultura e le forze del lavoro. Queste due del marxismo, che rimase sempre per lui una sorta di religione i cui dogini (determinismo economico, lotta di classe, materialismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] , ma la sua maggiore incidenza fu all’inizio del secolo successivo, con l’avvento della Riforma. In Germania fu e storia nell’Umanesimo italiano, Napoli 1955.
G. Radetti, La religione di Lorenzo Valla, in Medioevo e Rinascimento. Studi in onore di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] concezione alternativa dell’universo e dei rapporti fra religione e filosofia. Nel gennaio 1592 si trasferisce monolitico e ben collaudato, assunto e applicato dalla Chiesa da tre secoli. Sotto questo profilo, sia l’impostazione di fondo della Nova ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] dell'A. apparivano conformi all'ufficio suo di ministro della religione. Già nelle tornate dell'8 e del 22 maggio 1870 dell il suo atto con il dichiarato proposito di rimanere buon secolare. Vani risultarono i tentativi fatti dal Martini, ed anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] in apparenza, ma in concreto, il bene più grande della religione e della civiltà.
Ma i Gesuiti di ciò non si è l’ultimo atto di una «rivoluzione incominciata quattro o cinque secoli addietro, e non ancora compiuta» (Del rinnovamento civile d’Italia ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...