COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] ai patriotti cisalpini, piena d'invettive contro la Curia romana, e tenne a Brescia un discorso sui Pinzocheri e quelli ai quali sta a cuore la morale, la buona politica e la religione", come si legge in un'incredibile lettera al Biondi (in Opere, IV ...
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CHIGI, Sigismondo
Antonio Fiori
Nacque a Roma il 15 marzo 1736 dal principe Agostino e da Giulia Augusta Albani. Nel 1747 entrò come convittore nel collegio Tolomei di Siena, il celebre "seminarium [...] , nella quale v'era una satira volterriana della religione cattolica.
Il 10 nov. 1776 il C. sposò ital., IV (1886), 1-2, pp. 259-267; [A. Viti], Vite di romani illustri, I, Roma 1889, p. 75; G.Cugnoni, Notizie degli studi del principe Agostino ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] sua opera principale, L'Egitto al tempo dei Greci e dei Romani (Roma 1882), ottenendo nello stesso 1882 la cattedra di storia antica e Ortensia (1901). Nel 1901 l'intera famiglia abbracciò la religione cattolica. Nel 1904 il L. donò la sua ricca ...
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BAROLINI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Vicenza il 29 maggio 1910, da una famiglia di navigatori: il padre Giuseppe, ufficiale di marina, morì nel 1919 per i postumi di una malattia contratta [...] coerenza di affetti e quindi di immagini, di una fervida religione di idee".
Militante nella Resistenza, fu condannato il 28 marzo nel rispetto e nei confronti della confessione cattolica romana", cui aveva fino allora prestato scarsa attenzione, ...
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ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] l'A. approfondì il tema della morale e della religione di Tacito, studiando il quale egli maturò la sua formali, in un'epoca di prevalente contenutismo, su Lo stile di Augusto (in Romana, II [1938], pp. 373-379) o La lingua di Terenzio, lingua ...
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Iside e Osiride
Tommaso Gnoli
Amore e risurrezione nell'antico Egitto
Figli del Cielo e della Terra, poi sposi, Iside e Osiride mettono in scena nel mito di cui sono protagonisti la rappresentazione [...] fratello e sposo, era il re dell'oltretomba. Nella religione egizia, la figura di Iside era associata alla costellazione culto divenne mondiale in età ellenistica (ellenismo) e quindi romana. L'amore tra Cesare e Cleopatra certamente giovò molto alla ...
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De Amicis, Edmondo
Scrittore (Oneglia, Imperia, 1846 - Bordighera, Imperia, 1908). Dopo aver frequentato la scuola militare di Modena partecipò come ufficiale alla guerra del 1866. Nel 1867 cominciò [...] seguì, come corrispondente, l’esercito italiano nella spedizione romana e nel 1871 lasciò la carriera militare per l’amore per la patria, tutti declinati come una nuova religione rigorosamente laica. L’adesione sincera e non superficiale al nascente ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] strofe).
Esametro V. tradizionale dell’epopea greca e romana da Omero in poi, usato anche nella poesia religiosa numero pari (nelle arti grafiche volta, in opposizione a bianca).
Religione
Nella liturgia cattolica, v. (o versetto), il breve inciso ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] r. greca, come si era venuta sistemando in età romana. Nella scuola di Gaza trovano espressione gli ultimi sviluppi dell piano giuridico e dialettico (genere giudiziario) la nuova religione dalle accuse ‘senza fondamento’ e dai metodi di ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] da vergini o fanciulli impuberi; altri, data l’impurità inerente al legame con i morti, in alcune religioni (per es., greca e romana) devono essere compiuti da fanciulli che abbiano entrambi i genitori vivi. Un tal genere di purità eccezionale spesso ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...