Il ruolo dei poteri pubblici
Wayland Kennet
(Master of Arts in History, University of Cambridge, Cambridge, Gran Bretagna)
Joseph Thornton
(Bachelor of Arts in History, University of Oxford, Oxford, [...] di suicidi tra le donne asiatiche residenti nel Regno Unito.
Repubblica d'Irlanda
In questo paese, di religione prevalentemente cattolica romana, ogni forma di ricerca sull'embrione è vietata e gli embrioni sono tutelati dalla Costituzione, ma non ...
Leggi Tutto
CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] Steinen, 1965). In ragione dello stretto rapporto tra la religione cristiana e la renovatio, fin dal principio è stato modello non tanto l'arco di trionfo, quanto la porta urbica romana, con i tre fornici della medesima dimensione e uno o più ...
Leggi Tutto
Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] canoni e sovvertendo l'ordine della religione cristiana: "primam et unicam ecclesiastice .G.H., Scriptores, III, a cura di G.H. Pertz, 1839, pp. 124-36; Annales Romani, ibid., V, a cura di G.H. Pertz, 1844, pp. 464-80; Bruno, Bellum Saxonicum ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] molti matematici del Kerala, conduce alla conclusione che, come la religione, la società ha ben poco a che fare con la greche, indiane, cinesi, arabe, in qualche caso persino romane) originate dalla combinazione dell'aritmetica e dell'algebra indiana ...
Leggi Tutto
Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] Grégoire tra i primi): convinti che il cristianesimo sia una religione di libertà e di fraternità, essi non esitano ad di stampa influenti come la ‟Civiltà cattolica" dei gesuiti romani. Perciò i liberali presero un atteggiamento sempre più ostile ...
Leggi Tutto
FISCO E SISTEMI FISCALI
Filippo Cavazzuti e Adriano Di Pietro
Economia
di Filippo Cavazzuti
Introduzione
Nel corso dei secoli (o, forse, dei millenni) al termine 'fisco' corrispondono concetti e situazioni [...] v. Chabod, 1985, pp. 80-82), contro la volontà della curia romana. Ma sia nel caso di prestito volontario, sia in quello di prestito alla razza, al sesso, al colore della pelle, alla religione. Vuole anche dire, almeno in via di prima approssimazione, ...
Leggi Tutto
Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] era dovuta adattare alle leggi pagane e da ultimo a quella romana. La cultura cristiana medievale utilizzò l'idea della legge di Delitto e costume nelle società primitive, 1926; Magia, scienza e religione, 1930; Il gruppo e l'individuo, 1939) e Alfred ...
Leggi Tutto
CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] sotto cui fu affrontata e risolta la complessa questione romana svela più compiutamente il suo sottofondo ideologico se vista , greco-latini, nobile razza ariana, dovesse esser infusa una religione semitica, a noi figli del sole, adoratori del sole e ...
Leggi Tutto
Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] poi per i suoi lavori fenomenologici sull'etica e l'estetica.
Roman Ingarden, benché avesse fatto parte, tra il 1912 e il 1918 Bakker; H. Duméry, autore di vari lavori sulla fenomenologia della religione; Q. Lauer M. Natanson; G. Granel; E. Ströker; ...
Leggi Tutto
CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] pranzo in casa di Angelica Kauffmann in cui gli artisti romani offrirono al C. un'incisione su disegno di V. la risposta a tante amarezze, soprattutto per il rifiuto della statua della Religione in S. Pietro (vedi la lettera al cugino G. Zardo " ...
Leggi Tutto
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...