. Gli Arnauld sono originarî della Provenza; non si sa quando, un ramo della famiglia si trapiantò in Alvernia. Ma, benché Arnauld d'Andilly vanti, nelle sue Memorie, l'antica grandezza e nobiltà del casato, [...] da Enrico IV, dopo la sua riconciliazione con la curia romana, terminate con la riammissione (1603) dei gesuiti, espulsi in badessa dell'abbazia cisterciense di Port-Royal. Era, in religione, Marie Angélique de Sainte-Madeleine. A Roma, per ottenere ...
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MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] cui i garrigues più si avvicinano al mare, lungo la via romana che da Nîmes porta a Tolosa. Il centro primitivo constava di nel 1364 da Urbano V e distrutta in parte dalle guerre di religione, conserva una navata del sec. XIV e un atrio a torri ...
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. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] genere cavalleresco decade rapidamente. Il popolo si riconosceva meglio nel roman de Renard, la cui versione fiamminga è in gran parte della natura, della storia, della morale e della religione. Ma anziché in queste compilazioni didattiche la sua ...
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PRETE GIANNI
Enrico Cerulli
GIANNI Leggendario monarca dell'Oriente cristiano che appare nelle tradizioni storico-geografiche del Medioevo. Il suo nome ha varie forme: in latino Presbyter Iohannes, [...] tradizione medievale sono:
a) il fatto che egli professa la religione cristiana e che, pur non essendo cattolico, desidera istruirsi nella dottrina accolta dalla Chiesa romana (ciò che è attestato anche da tutta la corrispondenza ufficiale diretta ...
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Nacque a Fontaines-lès-Dijon a pochi chilometri dalla capitale della Borgogna, probabilmente nel 1091, da genitori appartenenti all'alta nobiltà. Nel 1111 manifestò i primi segni della vocazione per la [...] nella difesa dei principî teorici e morali della religione, si mostrò invece relativamente mite nel modo di combatté fieramente contro Arnaldo da Brescia (v.) e la rivoluzione romana del 1144. Grande influenza in questo senso esercitò sul papa ...
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Com'è chiaramente indicato dalla composizione della parola (Διὸς κοῦροι), sono costoro gli eroi figli di Zeus. In numero di due, Castore (Κάστωρ) e Polluce (Πολυδεύκης), insieme con Elena, andata sposa [...] opere d'arte ci rimangono, specialmente d'età ellenistica e romana, con le immagini dei Dioscuri. Ci basti di ricordare in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, coll. 1987-1123; G. Wissowa, Religion u. Kultus der Römer, 2ª ed. Monaco 1912, p. 268 segg.; ...
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Dal punto di vista sociologico, il nome di classe serve in generale a indicare un gruppo d'individui la cui unità non è data (o non è necessario sia data) da ragioni di stirpe, di sede o di religione, [...] loro armamento la fanteria di linea della più antica falange romana e le sessanta centurie di iuniores sono le sessanta in Philologus, LXXII (1913), p. 358; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, p. 192 seg.; III, 1916, p. 336, 353 ...
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Filippo IV, nato nel 1268 da Filippo l'Ardito e da Isabella d'Aragona, e morto nel 1314, è passato alla storia con la reputazione di re energico, privo di scrupoli e spesso anche crudele; ma certamente [...] autori dei più nefandi delitti contro la morale e la religione; nello stesso tempo dava istruzioni ai suoi agenti perché re avrebbe tenuto in custodia i Templari in nome della Chiesa Romana, e che il loro processo, già iniziato davanti agl'inquisitori ...
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Del ciborio, che si sa essere stato fin dal sec. Iv sopra gli altari delle basiliche cristiane, si possono trovare moltissimi antecedenti.
Era usato in certi culti misterici pagani; p. es. le rituali ierogamie [...] sufficientemente iniziata per comprendere l'intimo della religione. Questo baldacchino fisso, in marmo, aveva archetto fastigiati a timpano. Questo tipo che si evolverà nell'arte romanica e nell'arte gotica, ha il suo magnifico esempio iniziale nel ...
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Figlio di Antioco III, dopo la sconfitta di Magnesia (190 a. C.) fu dal padre inviato ostaggio a Roma e vi rimase circa 14 anni, anche quando sul trono salì il fratello Seleuco IV; ebbe agio di stringere [...] di Eumene e di Attalo di Pergamo e col favore dei Romani egli occupò allora il regno, passando sopra i diritti di fu restituito il tempio e data la libertà di praticare la propria religione e di vivere secondo le proprie leggi. Epifane veniva a morte ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...