Sono così denominate quelle divinità latine che a tenore della parola (da cum e sens, participio del verbo esse, piuttosto che da consentio) stanno insieme (o vanno insieme d'accordo). Esse formano un [...] ; Marte-Venere; Apollo-Diana; Vulcano-Vesta; Mercurio-Cerere. Come Dei Consentes vengono così riconosciute le dodici massime divinità della religioneromana: gli dei noti secondo la dottrina etrusca, in contrapposto ai dodici dei ignoti (involuti). I ...
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Antica divinità romana, da alcuni ritenuta di natura fluviale. Il suo culto dové appartenere allo stadio più arcaico della religioneromana, poiché ben presto si perdé quasi ogni nozione di esso, e solo [...] V, 84; VII, 45). Con Falacer si è voluto connettere il nome di Falacrinae, villaggio sabino patria di Vespasiano.
Bibl.: G. Wissowa, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, coll. 1967-68; id., Religion und Kultus der Römer, 2ª ed., Monaco 1912, p. 240. ...
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Storico della civiltà romana, nato a Versailles il 12 novembre 1892, professore alla Sorbona di Parigi (1932), membro dell'Institut de France (1950), direttore, dal 1952, dell'École française de Rome.
Ha [...] origines de l'Hercule romain, Parigi 1926) ed una Histoire politique et psychologique de la religion romaine (Parigi 1957; trad. ital.: La religioneromana. Storia politica e psicologica, Torino 1959). Ha anche curato edizioni di classici latini, tra ...
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. Ministri minori addetti ai sacrifizî nella religioneromana. Dall'etimologia del nome (da culter "coltello") e dal fatto che essi sono contrapposti al popa, il sacerdote sacrificante munito del martello [...] o dell'ascia per lo scannamento delle vittime maggiori, si deduce con molta verosimiglianza che i cultrarii erano addetti all'uccisione delle vittime minori, p. es. il porco e la pecora.
Bibl.: S. Reinach, ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] collettività mediante il s. umano si ricollegano, invece, i suicidi rituali, concepiti come s. umani volontari: così nell’antica religioneromana la devotio, in cui per es. il capo di un esercito offriva la propria vita per la vittoria; fenomeni ...
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Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] maggior parte dei casi questa è sottintesa ed è la salvezza. Il v. può essere privato o pubblico. La religioneromana conosce anche v. pubblici periodici che impegnano lo Stato nel caso che il successivo lustro, decennio o ventennio trascorra in ...
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Diritto
V. del reato Persona offesa dal reato, titolare del bene protetto dalla singola fattispecie incriminatrice. Tale nozione fa riferimento al soggetto passivo, ovvero alla persona sulla quale ricade [...] è un alimento normale. In certi casi la v. ha un rapporto specifico con il fine del sacrificio: nell’antica religioneromana si sacrificava una vacca gravida alla dea della terra, per promuovere la fertilità; in India per l’espiazione di un peccato ...
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culto dei mòrti Venerazione rivolta ai defunti in generale, che è presente in quasi tutte le religioni e, secondo alcune teorie, costituisce l'origine e il fondamento della religione stessa.
Festa dei [...] , nel mese precedente all'equinozio primaverile, si concludeva con l'invito rivolto agli spiriti di abbandonare le case; la religioneromana, in cui i dies parentales, ciclo di feste di nove giorni dedicato ai di parentes (antenati divini), si ...
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(lat. numen) La presenza e la volontà onnipotente della divinità, il dio stesso e qualunque essere divino.
Il termine latino numen è stato al centro di una vasta discussione, che si riferisce all’originaria [...] da un lato i sostenitori dell’autenticità e dell’originarietà del politeismo romano, dall’altro gli assertori di una religioneromana antichissima carente e priva di immagini divine personali e definite, e basata soprattutto sull’esperienza di un ...
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Medicina
In embriologia, effetto morfogenetico che una sostanza chimica non identificata ( evocatore), emessa da una porzione dell’embrione (organizzatore), esercita su un’altra porzione dell’embrione [...] dall’oltretomba, per lo più a scopo divinatorio, in uso specialmente presso gli antichi Caldei, Ebrei, Ittiti, Greci, Romani.
Nella religioneromana l’e. era l’azione rituale con la quale, quando l’esercito stava per conquistare una città nemica, le ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...