LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] una fisionomia unitaria per le comuni posizioni laiche di "conservatori ma liberali" dei suoi , a cura di R. Camurri, Venezia 1998, pp. 594-702; P. Molmenti, Religione, Chiesa e Stato nel pensiero di L. LUZZATTI, Luigi, in Nuova Antologia, 1( maggio ...
Leggi Tutto
Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] tutt'altra direzione. Se la disputa in merito alle investiture laiche con il pastorale e l'anello può essere spiegata sulla matematica, la fisica e la storia naturale piuttosto che sulla religione o la politica. Tutt'al più Federico II ne ricavò ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] panorama politico in profonda trasformazione e infine la storiografia ‘laica’. Qui è possibile mettere in luce solo una idea dell’unione dell’Impero su una base nuova. In lui la religione e la politica si unirono in un grande progetto, già delineato ...
Leggi Tutto
MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] impegno letterario con quello politico, uniti nel concetto di "religione civile". Il frutto più maturo di tale attività poetico-letteraria M. volle un governo composto per la prima volta tutto di laici e il 4 maggio lo varò a due precise condizioni: ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] rinnovamento degli studi storici in Roma dopo il 1870, e Cultura laica e cultura cattolica in Roma ai primi del ’900), passando Giovanni in Fiore. Studioso delle eresie, della ‘religione popolare’ medievale e della prima crociata, senza disdegnare ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] , perché si introdusse la separatezza tra laici e religiosi. La rinuncia al radicamento terreno , p. 7). Da questi diversi fini ne venne
che i ministri di questa religione, che si reputavano i soli custodi ed interpreti della parola di Dio, e che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] livornese» (1829-1830), Mazzini enuncia una visione letteraria laica, democratica e ispirata a una comune civiltà europea, degli Stati Uniti, e collegata ad altri elementi, come la religione, il clima e la forma di governo. Il rifiuto del modello ...
Leggi Tutto
CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] fra Stato e Chiesa, sopravviveva tenacemente in molti sacerdoti e laici, il C. si riconosceva però più vicino al "conservatorismo : nel gennaio la Associazione per gli interessi pubblici "Religione e Patria", di cui era presidente, aderiva al ...
Leggi Tutto
LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] della formazione gesuitica egli manifestò una concezione mistica della religione, secondo le idee di s. Teresa d'Avila Italia, sotto la sua guida, da un gruppo di sacerdoti e di laici: l'obiettivo del L. era la costituzione di un movimento che andasse ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia il 27 nov. 1578 da Marco (1541-1613) di Paolo e Comelia di Giorgio Corner.
Senatore d'un certo credito il padre, di casata ricca e politicamente rilevante [...] il carico fiscale finisce col ricadere sul terzo di proprietà laica. La difesa, da parte della Serenissima, dei propri "ordeni , a suo dire solo mosso dallo "zelo della cattolica religione", vuoi procedere, assieme alla Spagna, contro i "collegati", ...
Leggi Tutto
suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...