Machiavelli, Niccolo
Massimo L. Salvadori
L’autonomia della politica dalla morale e dalla religione
Vissuto a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento, Machiavelli è stato uno dei maggiori pensatori politici [...] sia esaltato in quanto teorico di una concezione laica e razionale della politica, sia detestato perché Principe, un nemico giurato dei sani principi della moralità e della religione, che ha indicato e raccomandato a chi esercita il potere le ...
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De Amicis, Edmondo
Scrittore (Oneglia, Imperia, 1846 - Bordighera, Imperia, 1908). Dopo aver frequentato la scuola militare di Modena partecipò come ufficiale alla guerra del 1866. Nel 1867 cominciò [...] lo studio, il merito, l’onestà, la dignità, l’amore per la patria, tutti declinati come una nuova religione rigorosamente laica. L’adesione sincera e non superficiale al nascente socialismo italiano lo portò a confrontarsi con le correnti letterarie ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] H. Thode e K. Burdach) e la tesi neoidealista e laica risoluta nel sottolineare una cesura netta, per l'avversione umanistica per la nuova filosofia, la scienza copernicana, la religione controriformista, si è ottenuta una fenomenologia più libera ...
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Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] che ne fa un segno di eroismo intellettuale, di laica passione conoscitiva e di sfida all'ignoto.
Non stupisce frequenti e impegnative sulla spinta di esigenze di mercatura, di religione oppure di diplomazia. La più celebre di queste narrazioni, ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] salutare: «e sarà guerra in Italia, va bene per la religione» riformata, «averà corso» la ventata purificante dell'«Evangelio», aveva ravvivata dalla vigorosa rivendicazione del servita dell'autorità laica, cui spetta «disponere» di «qualunque cosa e ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] cittadini (intendo qui il termine in senso formale aristotelico); sono laici, non sono cortigiani, sono attivi nei Consigli i quali, nelle sue varie manifestazioni: la giustizia e la religione.
La suprema positività del governo retto di uno sta ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] », Rettorica, I, 10 (qui a p. 136); «[Non] aparano gli uomini laici a parlare bene ... per sapere o per vedere o per sentire gli amaestramenti e del Novellino, qui a p. 824), alla religione si chiedono soprattutto norme di condotta morale o civile ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] risiede fin dall’inizio nel rapporto tra Costantino e la religione cristiana. I passi più significativi in proposito si trovano all Apostata è ritratto come il precursore di una moderna idea di laicità. È per il resto un personaggio dimesso, colto, e ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] prezioso … Guai se fossimo soli con la nostra povera religione che ci hanno ficcato dentro a scuola, come il chiedo”.
85 Ibidem, p. 695: “Quale riposo? Quale pietra”.
86 Laicità e profezia. La vicenda di David Maria Turoldo, Palazzago 2003.
87 D.M ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] erano partiti dall’ambiente curiale romano. All’opposto – laica e patrizia – c’era Venezia, che difendeva da immagine di un mondo senza magia, cioè – alla lunga – senza religione, miracoli, rapporti fra materia e spirito, tutto risolto nella sua ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...