BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] a diciassette anni compiuti e con una incipiente formazione laica, entrò come chierico nel convento napoletano di S. Domenico denuncia (il B. era complessivamente accusato di disprezzare le religioni, di non ammettere la "distinzione in Dio di ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] furono rieletti.
L'offensiva clericale e gli attacchi alla cultura laica che caratterizzarono i mesi a cavallo delle elezioni del 18 del marxismo, che rimase sempre per lui una sorta di religione i cui dogini (determinismo economico, lotta di classe, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] della sua maturità, l’immagine del cancelliere quale laico convinto deve fare i conti con altre tendenze, autore.
La serie di tali scritti si apre con il De seculo et religione del 1381-82, una difesa della vita religiosa ancor più radicale del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] nel progresso generato dalla scienza sembra essere la nuova religione. Galilei appare come lo scienziato che ha posto le si sia tentato di distaccarlo dalle interpretazioni in chiave laica, presentandolo come un buon cristiano.
Volendo esprimere un ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] manifestò nell'iniziativa di far sorvegliare da due domenicani le prediche tenute da laici, tra i quali addirittura un ex rabbino, A. Dal Monte.
il metodo di lasciar parlare ognuno di religione senza speciale preparazione. Anche superato questo ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] causa. Tanto meno il B. è consapevole del sorgere di una cultura laica come pericolosa nemica del cattolicesimo: in lui, convinto che un pericolo per la religione può provenire solo dall'interno della Chiesa dallo snaturamento della sua dottrina (la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] e «principio efficacissimo di attività pratica», atto a «rinnovare la società, la religione, lo Stato» (False accuse contro l’hegelismo, 1851, in Opere, a nazionale italiana, ma anche a quello, più laico, del Mamiani e della sua scuola, dell’astratto ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] neuroscienze hanno inscritto il termine in un significante laico e moderno, riferendolo all'insieme degli stati di coscienza, alle attività della psiche, all'universo della mente.
Tra religione e filosofia
di Giancarlo Movia
Si può ragionevolmente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] ) in molti tipi di magia, che la letteratura ‘laica’ ritiene invece ‘naturali’, giocando piuttosto in alcuni casi e induce re e popolo a riconciliarsi nel nome della religione del Cristo: dimostrazione della superiorità di questa sul paganesimo, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] alternativa dell’universo e dei rapporti fra religione e filosofia. Nel gennaio 1592 si trasferisce più e non solo nel suggerire un rapporto paritario fra cultura laica e autorità ecclesiastica, ma nel rivendicare ai sapienti il contatto con ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...