LEVI, Sara
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 7 dic. 1819 da Angelo, commerciante, e da Ricca Rosselli che lo aveva sposato in seconde nozze. Rimasta orfana di madre quando aveva 11 anni, alla prima [...] per favorirne la redenzione morale: che essa dovesse avvenire con il sussidio di una concezione eminentemente laica e non di una religione rivelata non rese facile l'esistenza della Scuola, fatta bersaglio continuo delle critiche di cattolici e ...
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DORIA, Biagio, detto Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 26 ott. 1888.
Il padre, Eduardo, esercitava la professione di avvocato; così, il nonno paterno, anch'egli di nome Biagio. La madre, Giuseppina [...] presto il D. ad assumere un atteggiamento di piena autonomia, se non di laica diffidenza verso l'ordine costituito, in particolare verso la religione. Di supporto a tale processo furono la conoscenza e la frequentazione di storici, letterati ...
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PARENZO, Cesare
Gian Luca Fruci
– Nacque a Rovigo il 20 novembre 1842 da Moisé e Amalia Romanin.
Appartenente a una famiglia borghese di religione ebraica, dopo aver frequentato il ginnasio annesso [...] ultima generazione risorgimentale, l’essere un outsider affermatosi nel mondo delle professioni, la solida cultura giuridica, laica e garantista, facevano di Parenzo il prototipo del parlamentare zanardelliano, capace di interpretare alla Camera come ...
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HUMBOURG, Alessandro
Marco Pignotti
Nacque a Firenze il 5 genn. 1779 da Giovanni Evangelista, nobile fiorentino di antica origine vallona che aveva ricoperto l'incarico di segretario intimo di Pietro [...] anche tra i moderati, deprecava l'abbandono della tradizione laica leopoldina.
Il 24 ag. 1847, mentre si infittivano Ordine di S. Stefano e la città di Pisa. Dignitari della Religione, dirigenti dello Studio e funzionari del governo nei secoli XVI-XIX ...
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GRIZIOTTI, Antonio
Marina Tesoro
Nacque a Pavia il 2 genn. 1847 da Antonio, cancelliere capo presso il tribunale di Corteolona e poi di Pavia, e da Giovanna Beretta, sposata in seconde nozze. La figura [...] in città nel 1886.
Nel G. la visione profondamente laica della vita, individuale e collettiva, prese spesso una forma indirizzato allo stesso G., definì il Cavallotti "onore italiano, religione del vero e dignità umana" (Romano, p. 322). Il ...
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CABIANCA, Domenico
Domenico Caccamo
Nacque a Bassano intorno al 1520. Fonti attendibili indicano la sua condizione sociale e il suo mestiere: l'ambasciatore estense, che si trovava a Piacenza quando [...] 1550.
Il C. è citato da Chabod come esempio della partecipazione laica, in Lombardia, al movimento di riforma che, invece, fino a conoscenza degli Italiani esuli in Svizzera per motivi di religione: Francesco Negri si affrettò a pubblicare un breve ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...