(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] avrà la sanzione legale, nei riguardi dei grandi principi ecclesiastici e laici, con la Bolla d'oro, si può dire che si fissa il crudele col patetico, la galanteria con l'eroismo, la religione e la morale. Per quanto sforzo di fantasia però e sapienza ...
Leggi Tutto
RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
*
Egon [...] la quale concepiva la Chiesa come strettamente legata al potere laico, doveva quindi piantare le sue radici in Russia. Ancora al 1° gennaio 1832, ad eccezione di quelle riguardanti la religione, l'esercito e la marina e delle leggi di diritto civile ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] monaci. E nemmeno ha raggiunto una vera unità, perché i laici non sono soggetti ad alcuna organizzazione, e la "chiesa" la porta per cui si entra a far parte insieme della religione e della nazione giudaica; parimente tutta la Legge ha un carattere ...
Leggi Tutto
Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] , il cristianesimo; di fronte alla cultura occidentale, una forma speciale di cristianesimo, nella quale la religione è funzione di stato, l'imperatore, laico, è, in ultima analisi, il capo della vita religiosa, il supremo arbitro persino dell ...
Leggi Tutto
ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] - come nel resto dell'Impero al sec. II - seguaci della religione di Cristo; mancano, a ogni modo, notizie sicure in proposito. È Farinaccio, tradotti da Eustratzio. È la prima legislazione laica romena ufficiale. L'opinione, secondo la quale fin ...
Leggi Tutto
SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] organizzato; esso comprendeva i membri dirigenti dell'aristocrazia laica ed ecclesiastica ed ebbe in seguito una grande nel Nord; e alla sua mistica attinsero in Svezia la religione e la poesia sempre nuovamente nel divenire della loro storia, giù ...
Leggi Tutto
Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] La confraternita, associazione laica sotto forma religiosa, contribuì a ridestare la religione, quando questa era per frutto migliore che l'azione ecclesiastica ebbe sulle masse dei laici fu la creazione di nuove confraternite (se pur giuridicamente ...
Leggi Tutto
Giustizia
MMauro Cappelletti
di Mauro Cappelletti
Giustizia
sommario: 1. Introduzione. 2. La ‛giustizia costituzionale' e il superamento dei tradizionali conflitti fra equità e legge, fra diritto naturale [...] materie come l'integrazione razziale, la libertà di opinione, di religione e di associazione, il divieto di pene inumane, la Al tempo di Machiavelli, che fu il primo studioso del moderno Stato laico (v. Cassirer, 19699, pp. 133-137), e ancora per ...
Leggi Tutto
Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] , IV-VI secolo d.C). Il diritto romano, dopo l'iniziale stretta connessione con la religione e la magia, era stato fino allora caratterizzato dalla 'laicità'. L'influenza cristiana, che iniziò con Costantino e non determinò mai quella commistione fra ...
Leggi Tutto
CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] non si ebbe mai un esasperato contrasto fra l'aristocrazia laica e le forze sociali urbane. Infatti in essa convivevano sia di centri urbani già esistenti per adattarli ai bisogni della nuova religione; le principali c. dello Hijaz (La Mecca, Ṭā'if, ...
Leggi Tutto
suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...