LOMBARDO RADICE, Lucio
Albertina Vittoria
Piervittorio Ceccherini
Nacque a Catania il 10 luglio 1916, da Giuseppe e da Gemma Harasim, terzogenito dopo Giuseppina e Laura.
Come lui stesso scrisse, i [...] mondo cattolico.
Si batté perché venisse accolta una concezione laica dell'impegno politico e, con i suoi scritti, pose nel maggio 1964 sul tema "I marxisti e la religione", aveva presentato una relazione incentrata sulla negazione del marxismo come ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] non solo con la critica della normativa sui reati contro la religione (titolo IV, capo I, artt. 402-406), ma dal 1900 al 1926, Roma 1977, ad Indicem; C.Bruno, La stampa laica: i problemi della terza via, in La costituzione e la lotta politica. La ...
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LERCARO, Giacomo
Giuseppe Battelli
Nacque il 28 ott. 1891 a Quinto al Mare (Genova), da Giuseppe e Aurelia Picasso. Nel 1902, lasciata la famiglia di modeste condizioni, entrò a Genova nel seminario [...] pertanto attorno al prioritario obiettivo di riconquistare spazi alla religione in una terra per lo più ostile.
Varie l'incontro tra una "profezia" religiosa e una "utopia" laica: capaci di far superare, magari per ragioni ideali mescolate a residui ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] rimasto intellettualmente vicino e che avrebbe, insieme con la riflessione ininterrotta sull'ebraismo come religione morale, temperato il razionalismo della sua successiva scelta laica.
Nel 1904, l'anno seguente il ritorno a Roma, il L. s'iscrisse ...
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GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] politica fiscale assai dura ma anche di una poco laica volontà di pacificazione con la Chiesa. Senza aver " la grandezza d'Italia, ma non volli […] la distruzione della religione […] e lo schifoso materialismo; perché fui credente sempre e sempre ...
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LABANCA, Baldassarre
Cesare Preti
Quarto di nove figli, nacque ad Agnone, nel Molise, il 17 ag. 1829 da Vincenzo, commerciante, e da Maria Angelica Mario. Educato dapprima da uno zio materno, L. Mario, [...] propria legittimazione, nel quadro di una cultura laica di impronta nazionale.
In tale fallimento giocarono sostenuto (L. Bedeschi), l'opera di distinzione tra fede e religione che è stato il nucleo ultimo del tentativo modernista, accusò costoro, ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] un apostolato più vivo e attento alle esigenze del mondo laico: per esempio Giovanni Dominici con la Regola del governo 'edizione settecentesca, in Prosatori minori del Trecento, I, Scrittori di religione, a cura di G. De Luca, Milano-Napoli 1954, pp ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] il cui oggetto e il cui scopo fossero la promozione di una «fede laica» per il benessere dello Stato.
La religione della Grecia antica fu riedita nel 1953 con una nuova premessa nella quale Pettazzoni ricollegava il suo lavoro di trent’anni prima ...
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FALCINELLI ANTONIACCI, Mariano
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Assisi il 16 nov. 1806 da Giovanni Battista e da Aloisia Alessi, ricevendo i nomi di Lorenzo Baldassarre Luigi all'atto del battesimo, che [...] il F. individuava nei "banditori del progresso dell'umanità, e di una religione che essi chiamano dell'avvenire" (p. 5: l'epistola era scritta fronte all'affermarsi di una linea moderatamente laica soprattutto nel campo dell'educazione pubblica, finì ...
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CERUTTI, Luigi
Silvio Tramontin
Nacque il 14 marzo del 1865 a Mira (Venezia), da Giobatta, medico condotto del paese, e da Amelia Bontempelli. Entrato in seminario per compiervi gli studi classici, [...] erano richiesti "lo spiegare sentimenti cristiani verso la religione, la Chiesa, il pontefice, l'educazione voleva mantenere la "neutralità" delle istituzioni economiche o ai laici, per i quali risultava addirittura impossibile concepire una Cassa ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...